Magia di CAPUTO in serie D: l’attaccante non tradisce | E’ salvezza all’ultimo minuto

È la sua “zona”, regala il traguardo al club
Certe partite si decidono nei dettagli. Altre si decidono dal dischetto. Ma poi ci sono quelle che, quando tutto sembra scritto, vengono cambiate da un colpo di genio. Da un giocatore che non si arrende.
Da chi sa prendersi sulle spalle una stagione intera e trasformarla in un finale da film. Questo è il caso di un attaccante che ha saputo fare la differenza quando il tempo era ormai finito. E che, a modo suo, ha riscritto la geografia di un campionato con una punizione che vale molto di più di tre punti.
È il minuto 92, la tensione è palpabile. Le gambe sono stanche, le idee poche. La gara più importante della stagione è ancora sullo 0-0. In palio non c’è una semplice vittoria, ma la sopravvivenza. Rimanere o sprofondare, vivere un’altra stagione tra i dilettanti o ripartire dall’Eccellenza.
Ecco il bivio. Poi, il fischio dell’arbitro. Punizione da lontano. Il pallone viene sistemato con cura. E sulla sfera si presenta lui, l’uomo delle notti difficili, l’attaccante che non trema mai.
Il racconto di una salvezza in “zona”
Non servono passaggi, schemi o triangolazioni: serve solo coraggio e precisione. Il destro parte, la traiettoria è perfetta. Una parabola disegnata con il compasso. Il pallone si insacca sotto l’incrocio dei pali. Il portiere può solo guardare. Il pubblico esplode. I compagni corrono verso di lui. È il gol che cambia tutto. È il gol che salva una stagione.
Ma non è la prima volta. In realtà, questo attaccante ha fatto del recupero la sua firma. Due settimane prima, in un altro scontro diretto, era stato ancora lui a colpire al 92’, salvando i suoi e condannando la squadra della sua città natale. E ancora, a marzo, una rete al 95’ che ha tenuto a galla i sogni della squadra. Non è più zona Cesarini. È zona Caputo.

Manfredonia, la magia di Caputo vale la Serie D
Perché sì, parliamo proprio di Antonio Caputo, attaccante brindisino, diventato l’eroe salvezza del Manfredonia. Il suo gol su punizione al 92’, contro l’Ugento, ha consegnato ai biancazzurri la permanenza in Serie D, evitando la retrocessione proprio allo spareggio finale. Una magia, un gesto tecnico da applausi, ma anche il simbolo del lavoro silenzioso portato avanti dalla squadra di Franco Cinque nel girone di ritorno.
Una stagione iniziata male, con un girone d’andata da dimenticare, ma ribaltata con determinazione, unità e soprattutto… con i colpi da campione di Caputo. Quando tutto sembrava finito, lui ha riacceso la speranza. E alla fine, ha firmato la salvezza.