Lo Scudetto era un sogno, ora è realtà | Parla l’allenatore granata: “Vincere è troppo bello”

Le sue dichiarazioni commosse a fine gara
Ci sono stagioni che non si dimenticano. Stagioni che partono con la pressione di un obiettivo preciso e finiscono con il sorriso di un popolo intero.
A volte, i traguardi sembrano dover essere solo una formalità, ma poi il campo chiede concretezza, fame, lucidità. Altre volte, capita persino di superare le aspettative. Di andare oltre.
È il caso di una squadra partita con la consapevolezza di dover risalire, risorgere, rimettersi in marcia dopo anni difficili. Un gruppo costruito con attenzione, affidato a un condottiero esperto, silenzioso, ma autorevole. Uno che non parla tanto, ma che trasmette idee e convinzioni con ogni gesto. E i risultati gli hanno dato ragione.
Il girone di campionato è stato letteralmente dominato, senza lasciare spazio a discussioni o rimpianti. Una marcia lunga mesi, costruita tra prestazioni solide e un attacco devastante, in grado di bucare le difese con continuità e talento. Le statistiche parlano chiaro: miglior rendimento in casa e in trasferta, numeri da record, una vetta conquistata e mai lasciata.
Da Campioni, la Poule
Poi è arrivata la Poule Scudetto. Per molti, una formalità. Per altri, un premio. Per loro, invece, è stata una missione. Non per presunzione, ma per voglia di chiudere il cerchio. Di mettere il sigillo su un’annata da ricordare. Cinque vittorie su cinque partite: la perfezione. Prima il girone, poi la semifinale, infine la finale. Tutte vinte, tutte meritate.
E quando l’arbitro ha fischiato la fine della partita decisiva, la scena è diventata quella che ogni tifoso sogna: abbracci, lacrime, cori. I calciatori sotto la curva, lo staff in festa, la coppa sollevata al cielo. E in mezzo a tutto questo, lui. Il mister. Emozionato, quasi sorpreso dalla portata di ciò che aveva appena costruito.

Livorno, Indiani: “È troppo bello”
“Meglio di così non si può. Vincere anche lo scudetto è troppo bello. Dalla prossima stagione non mi aspetto nulla, ora mi godo questa vittoria”, ha detto. Poche parole, ma sincere. Perché in fondo, cosa si può aggiungere quando hai vinto tutto? Quando hai riportato dignità, entusiasmo, orgoglio?
Lui è Paolo Indiani. E la squadra è il Livorno. Gli amaranto hanno dominato il Girone E della Serie D, conquistando la promozione in Serie C con largo anticipo, e poi hanno chiuso il cerchio con la vittoria della Poule Scudetto, battendo in finale il Siracusa. Il sogno, ora, è diventato realtà.