In campo ha “perso” la testa: aggredisce l’arbitro, poi la squalifica | Carriera praticamente finita

Il calciatore ha commesso un’azione che non ha nulla a che vedere col calcio, un gesto privo di senso che lo allontanerà a lungo dal campo
Purtroppo, nel nostro Paese non siamo nuovi ad azioni violente nei confronti degli arbitri: un giocatore, quando perde la testa, inizia dagli insulti, per poi passare alle minacce e nei casi più estremi addirittura si arriva al contatto.
Queste scene non dovrebbero vedersi su un campo da calcio, in cui i valori da incarnare dovrebbero essere ben altri, sia nei confronti degli avversari, come in quelli del direttore di gara, una figura che si adopera per il bene delle squadre, perché senza di lui non si potrebbe giocare una partita.
Come i calciatori durante un match possono commettere un errore, anche agli arbitri si deve concedere questa possibilità, perché sono esseri umani pure loro, dunque non sono perfetti e questo è un aspetto che sia giocatori sia tifosi dovrebbero fissare nella propria testa.
Quando accadono episodi di violenza contro gli arbitri, al protagonista dell’accaduto si deve infliggere una squalifica corposa, come pena per il gesto commesso, in modo da farlo riflettere sulla gravità del fatto.
L’accaduto
Nel match decisivo per l’accesso ai play off, con la propria squadra sotto di tre gol, l’attaccante ha avuto momento di forte colera nei confronti dell’arbitro, arrivando a colpire il direttore di gara con una testata, tra lo stupore generale.
La partita è stata giustamente interrotta con la vittoria assegnata a tavolino alla squadra avversaria e, in settimana, il Giudice Sportivo ha deciso per una grossa squalifica nei confronti del giocatore, che rimarrà a lungo lontano dai campi.

Seconda Categoria veneta: testata all’arbitro e squalifica shock di cinque anni
Il grave episodio è accaduto nella Seconda Categoria del Veneto, durante la partita tra San Fidenzio e Due Stelle, con gli ospiti in vantaggio per 4-1. L’attaccante di casa Igor Grecea, dopo aver ricevuto un cartellino rosso, ha colpito l’arbitro al volto con una testata, provocandogli una frattura del setto nasale, oltre a sintomi di nausea e stordimento.
Il Giudice ha inflitto al giocatore una squalifica di cinque anni e il divieto d’accesso a qualsiasi impianto sportivo affiliato FIGC. Inoltre, il Giudice ha ritenuto anche il San Fidenzio responsabile oggettivo per i fatti accaduti.