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Granoche fa da chioccia: l’obiettivo numero 1 sarà “valorizzare i giovani” | Il suo piano in stile Barcellona

Pablo Granoche (Credit: Oltepo' FBC)

Pablo Granoche (Credit: Oltepo' FBC)

Il suo obiettivo principale? Semplice e al tempo stesso ambizioso: valorizzare i giovani

Nel calcio moderno, sempre più orientato verso la ricerca del risultato immediato, c’è ancora chi sceglie di andare in direzione opposta, costruendo un progetto che guarda al futuro più che all’urgenza del presente.

È il caso della nuova realtà raccontata oggi, una storia che profuma di programmazione, responsabilità e soprattutto di investimento umano. Perché, al centro di tutto, ci sono loro: i giovani. E nulla viene lasciato al caso quando si decide di costruire attorno a un gruppo di ragazzi il cuore di un progetto sportivo.

Le prime indiscrezioni sulle strategie adottate parlano di un’impostazione chiara, solida, quasi scolpita: crescere talenti, formarli, guidarli lungo un percorso che non sia soltanto calcistico ma anche personale. Un’autentica filosofia che punta a creare un ambiente sano, competitivo e soprattutto protetto, dove l’errore non venga vissuto come una colpa ma come uno strumento.

È infatti emersa una volontà precisa: costruire un contesto che permetta agli atleti più giovani di sbagliare, imparare e rilanciarsi, senza pressioni e senza la paura di essere bruciati da un attimo all’altro. Ma dietro questa visione più romantica del calcio c’è anche una strategia molto concreta.

I vertici del progetto hanno ben presente che investire sui giovani significa anche valorizzare asset, creare prospettive economiche, rendere la società sostenibile nel medio-lungo periodo. Non si tratta soltanto di dare spazio, ma di trasformare quel tempo in crescita reale, tecnica e caratteriale. L’idea è quella di un percorso graduale, strutturato e accompagnato da figure capaci di trasmettere esperienza, disciplina e mentalità.

Il progetto ambizioso del club

E proprio qui arriva la parte più interessante. Perché ogni progetto ambizioso ha bisogno di un punto di riferimento, di qualcuno che sappia parlare lo stesso linguaggio dei ragazzi ma che abbia alle spalle una carriera in grado di imporsi con naturale autorevolezza. Per guidare i giovani è stato scelto un profilo che di calcio ne ha mangiato in quantità industriale.

Una figura che conosce le difficoltà del mestiere, capace di dire una parola giusta al momento giusto, di leggere uno sguardo, di capire un blocco mentale o un calo fisico meglio di chiunque altro. Un veterano vero, rispettato ovunque sia passato.

Il suo piano? Valorizzare i giovani

Al centro di questo progetto ci sarà Pablo Granoche, che assumerà un ruolo da “chioccia”, da guida. Il suo obiettivo principale? Semplice e al tempo stesso ambizioso: valorizzare i giovani, accompagnarli passo dopo passo, seguirli come un fratello maggiore e come un professionista di lungo corso. Il piano prevede un lavoro quotidiano, a stretto contatto con il gruppo, con una presenza costante nello spogliatoio e sul campo.

Una scelta che racconta molto della visione dell’Oltrepò: crescere, costruire e farlo attraverso l’esperienza di chi ha già vissuto tutto ciò che un ragazzo può solo immaginare. Sarà un percorso lungo, certamente non semplice, ma pieno di potenziale. E con Granoche, ex Chievo e Modena, alla guida emotiva del gruppo, il futuro sembra già un po’ più luminoso.