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Follia in campionato: arbitro “chiuso” in spogliatoio e picchiato | Calcio italiano nel caos

Giornata di pura follia quella andata in scena pochi giorni fa, un episodio da condannare con assoluta fermezza

Il calcio è uno sport magnifico che da sempre è in grado di unire e aggregare le persone, farle sentire un tutt’uno per alcuni momenti. Pochi altri sport, soprattutto nel nostro paese, hanno la forza aggregante che ha il calcio.

Eppure non sempre questo succede, anzi sempre più spesso in Italia si sente di voci spiacevoli di cui faremmo volentieri a meno. Sul rettangolo verde talvolta il rispetto viene a mancare e si verificano brutti episodi che col calcio giocato non c’entrano nulla.

Non solo però i problemi partono dal rettangolo verde, dai calciatori in campo. Anzi, spesso, soprattutto nel calcio amatoriale e giovanile, i putiferi esplodono a causa delle persone che assistono, tifosi o genitori che si rendono protagonisti di gesti deplorevoli.

Purtroppo, al giorno d’oggi, se ne sentono davvero di ogni. Anche e soprattutto in contesti dove il risultato non è di fatto l’assoluta priorità, giungono voci di incidenti, risse e scontri che mettono davvero i brividi.

Scontri e continue risse nel calcio giovanile e amatoriale: il ruolo dell’arbitro

Nei fatti sopra descritti, che con frequenza sempre maggiore tendono a manifestarsi, il ruolo dell’arbitro è uno dei più critici e soggetto a difficoltà. Questo perché i direttori di gara spesso sono vittime di questi fatti, essendo visti come i colpevoli magari a causa di un fallo non fischiato o di un gol annullato ingiustamente.

Sempre più spesso, via web o in televisione, si sente di attacchi ad arbitri, non soltanto verbali, ma anche fisici. Spesso sono gli arbitri più giovani che in partite di livello molto basso o anche in match di calcio giovanile si ritrovano a vivere situazioni folli e sconsiderate.

Credits: Imago

Follia a un torneo giovanile: arbitro rinchiuso in spogliatoio e picchiato

Risulta davvero da non credere la voce giunta da Arezzo, luogo nel quale domenica è andato in scena un torneo giovanile Under 13. Qua, nel contesto delle cerimonia finale, pare che un genitore della squadra sconfitta sia sceso in campo illegalmente, abbia preso l’arbitro con la forza e l’abbia rinchiuso in spogliatoio.

In tale contesto sarebbe poi avvenuto il peggio. Il genitore avrebbe anche picchiato il giovane arbitro, un diciottenne alle primissime esperienze. Il giovane avrebbe riportato gravi ferite e la prognosi stimata sarebbe di 40 giorni. Questo gesto inaudito non può passare inosservato, il colpevole deve pagare per l’atto commesso.