“Cambiamo il logo storico del club… ANZI NO | I tifosi granata si sono opposti alla “”novità”””

Pallone serie A
La voce della tifoseria sulla decisione finale: la società granata ritorna sui propri passi. Ritorna il vecchio logo.
Un fulmine a ciel sereno e, subito dopo, un passo indietro. È la parabola che ha vissuto il club granata nelle ultime ore, dopo l’annuncio — poi ritrattato — di un restyling del logo storico della società.
La dirigenza aveva presentato il nuovo marchio come un simbolo di modernità, capace di proiettare la squadra in una dimensione internazionale e più vicina agli standard del marketing sportivo contemporaneo. Colori più accesi, linee minimal e un design pensato per il digitale: questa la promessa.
Ma la tifoseria non ha gradito. In poche ore, sui social e fuori dallo stadio, si è sollevato un coro unanime contro quella che è stata definita “un’operazione inutile” e “uno schiaffo alla tradizione”. Il vecchio stemma, infatti, non è solo un disegno grafico, ma un simbolo identitario che racconta la storia, le vittorie e le sofferenze della squadra.
“No” al cambio del logo: il peso dei tifosi
Le proteste hanno convinto la società a fare marcia indietro. Con una nota ufficiale, il club ha dichiarato di voler “ascoltare la voce del popolo granata” e di sospendere ogni iniziativa di cambiamento, confermando che lo stemma attuale resterà il volto della squadra.
Un segnale chiaro: i tifosi non sono solo spettatori, ma parte integrante dell’anima di un club. E ancora una volta, hanno dimostrato di avere la forza per difendere la loro storia.

Union Clodiense, dietrofront della società: torna il vecchio stemma
L’Union Clodiense riabbraccia la sua tradizione. Dopo settimane di tensione e confronto con la tifoseria, la società ha deciso di accantonare il nuovo marchio adottato per l’inizio della stagione e di riproporre lo stemma originale.
Il tentativo di proporre un logo più moderno e stilizzato non aveva convinto i sostenitori granata, rimasti esclusi dalle scelte dirigenziali. La contestazione era stata evidente: assenza alla presentazione ufficiale della squadra e boicottaggio delle amichevoli estive.
Alla luce del malcontento crescente, la società ha scelto di tornare sui propri passi: “Preso atto della mancata condivisione della nostra scelta– recita il comunicato – torneremo ad adottare il nostro stemma. Avevamo scelto il cambio del logo per reinterpretarlo con nuovi strumenti, ma riteniamo giusto rispettare la volontà della nostra tifoseria”.