Calciatori accusati dal proprio presidente: succede di tutto in conferenza stampa

Il presidente accusa i calciatori: la nota dei calciatori dopo l’accaduto
Negli ultimi tempi si sono intensificati i segnali di malcontento all’interno della società, con rapporti sempre più tesi tra il presidente e il resto della squadra.
Le divergenze riguardano diversi aspetti della gestione, dalle scelte tecniche fino alla comunicazione interna, passando per questioni legate agli investimenti e alla visione futura del club.
Alcuni membri dello spogliatoio avrebbero manifestato disagio per certe dichiarazioni pubbliche del presidente, ritenute fuori luogo o poco rispettose del lavoro svolto quotidianamente da allenatore e giocatori.
Anche alcune decisioni prese in modo unilaterale dalla dirigenza avrebbero acuito il clima di diffidenza e contribuito a creare una spaccatura che, col passare delle settimane, è diventata sempre più evidente.
L’accaduto
Nonostante i tentativi di mantenere la concentrazione sugli obiettivi futuri, queste frizioni interne rischiano di compromettere la serenità del gruppo e l’equilibrio dello spogliatoio. Insomma, non una situazione delle migliori soprattutto dopo l’accaduto.
In attesa di sviluppi, resta l’auspicio che tutte le parti coinvolte riescano a ricucire il rapporto, mettendo al centro l’interesse del club e la coesione necessaria per affrontare le prossime sfide con unità d’intenti. Di seguito l’accaduto e la nota dei calciatori.

La risposta dei calciatori
Questa una parte della risposta dei calciatori: “Non senza stupore prendiamo atto del fatto che, nel corso della conferenza stampa di presentazione della nuova stagione e del nuovo direttore sportivo Sig. Sandro Federico, il Presidente della UNION CLODIENSE signor Ivano Boscolo Bielo ha attaccato gratuitamente noi calciatori del Club, mettendo in dubbio la nostra professionalità e la nostra serietà e, con esse, la nostra qualità di “uomini veri”, nonostante fino ad oggi nessuno di noi si sia mai sottratto ai propri obblighi e/o rifiutato di fornire la puntuale prestazione contrattuale.”
“In verità, a seguito della retrocessione della squadra in Serie D, la Società ha intrapreso condotte non confacenti al proprio blasone e non certo in linea con i principi di lealtà, correttezza e buona fede.
In particolare la Società, nella seconda metà di aprile, aveva comunicato alla squadra i termini e i modi del c.d. “rompete le righe”, inducendoci a riconsegnare prontamente gli appartamenti in uso, anche al fine di limitare i costi dei quali, in vario modo, si è sempre fatto carico il Club“.