Nuova norma nel Decreto Sport: arbitri protetti come pubblici ufficiali

Svolta nel mondo del calcio: arriva la nuova legge sulla tutela degli arbitri
Nel nuovo Decreto Legge sullo sport, approvata di recente dal Consiglio dei Ministri, è stata inserita una norma destinata a cambiare radicalmente la tutela degli arbitri e di tutte le figure tecniche coinvolte nelle competizioni sportive.
Ad annunciarla il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. Il provvedimento equipara arbitri, assistenti e figure tecniche agli agenti di pubblica sicurezza: chi li aggredisce rischierà pene analoghe a quelle previste per le forze dell’ordine.
Con questa nuova disposizione, chi si renderà protagonista di comportamenti violenti nei confronti di queste figure tecniche potrà incorrere in pene molto più severe. Una stretta necessaria, figlia dell’allarme crescente per le condizioni in cui si trovano ad operare molti arbitri.
Questo cambiamento non impatta soltanto i grandi palcoscenici della Serie A, ma coinvolge soprattutto il cuore pulsante del calcio italiano: le categorie dilettantistiche e i campi di periferia. L’obiettivo è quello di porre un freno agli episodi di violenza dove gli arbitri – spesso giovanissimi – diventano bersaglio di insulti, minacce e aggressioni.

La nuova legge sulla tutela degli arbitri
L’articolo 583-quater del codice penale, prima della norma approvata il 20 giugno dal Governo, prevedeva solo: “Nell’ipotesi di lesioni personali cagionate a un ufficiale o agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza nell’atto o a causa dell’adempimento delle funzioni, si applica la reclusione da due a cinque anni.
E continua: “In caso di lesioni gravi o gravissime, la pena è, rispettivamente, della reclusione da quattro a dieci anni e da otto a sedici anni”. Norme valide anche per il “personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria e a chiunque svolga attività ausiliarie a essa funzionali”. La novità introdotta, quindi, è che chi aggredisce un arbitro, causandogli lesioni gravissime, rischia il carcere fino a 16 anni.