Messina-Reggina, storie e momenti iconici del “derby dello Stretto”

Credits: Reggina 1914, Acr Messina
Tornano ad affrontarsi Messina e Reggina: la storia di una rivalità raccontata attraverso i momenti iconici del “derby dello Stretto”.
A quasi dieci anni di distanza dall’ultimo derby dello Stretto giocato al San Filippo, Messina e Reggina domenica torneranno ad affrontarsi, dando vita a un nuovo capitolo del sentitissimo match.
Una partita che vale molto più dei tre punti. E no, non è solo una frase fatta: davvero giallorossi e amaranto si giocano molto di più di una semplice partita di calcio.
Da sempre Messina e Reggio vivono una rivalità profonda, che attraversa diversi ambiti, e il calcio è certamente uno dei più sentiti. Dieci anni fa si affrontavano in Serie C, oggi per la prima volta nella storia si sfidano in Serie D. Un dato che non è soltanto statistico, ma racconta quanto siano state grandi, a livello calcistico, le due città dello Stretto.
Un tempo protagoniste in Serie A, oggi nobili decadute, segnate da fallimenti e delusioni e da qualche gioia effimera, Messina e Reggina si ritrovano quasi sulla stessa barca, a lottare sui campi “sporchi” della Serie D anche se con obiettivi diversi in questa stagione. Ma la categoria, in fondo, in queste partite conta davvero poco.
Sì, perché Messina-Reggina non sarà mai una partita come le altre. Nemmeno in quarta serie.
In passato, questo derby ha regalato momenti iconici – che hanno lasciato un segno nella memoria collettiva – di euforia e di delusione profonda. Li ripercorriamo qui, con la speranza di poterne aggiungerne di nuovi dopo la sfida di domenica, che arricchirà ancora di più la storia di una delle rivalità più sentite del Sud Italia.
Messina, da Schillaci a Ciciretti: i momenti iconici dei giallorossi
Il derby dello Stretto ha una storia centenaria, ma i tifosi giallorossi ricorderanno sicuramente con piacere la partita della stagione 1988/89, quando la fame di gol di Totò Schillaci — prima di diventare l’eroe delle notti magiche — fece impazzire il San Filippo con le sue reti. In quell’annata, Schillaci vinse la classifica cannonieri di Serie B e proprio nel derby contro la Reggina firmò una doppietta decisiva.
Più di recente, nella stagione 2014/2015, un altro momento iconico porta la firma di Amato Ciciretti. In un derby dominato dal Messina, il fantasista ex Benevento dribblò mezza difesa amaranto, segnò il gol del momentaneo 3-0 e, ispirato probabilmente anche dal “Pupone” Francesco Totti, si scattò un selfie sotto la curva. Un gesto rimasto nella memoria collettiva dei tifosi e nella storia del derby anche e soprattutto per la stravaganza dell’esultanza.

Reggina, da Cozza all’eroe inaspettato Balistreri: le gioie amaranto al San Filippo
La Reggina ha storicamente sofferto la trasferta in terra messinese: appena cinque vittorie su trentotto incontri totali. Eppure, proprio al San Filippo, non mancano ricordi iconici e indelebili. Uno di questi risale alla stagione 2005/2006, in Serie A. Il Messina intravedeva la vittoria: la squadra di Bortolo Mutti va avanti nel primo tempo e rimase in vantaggio fino a quattro minuti dal termine, quando Ciccio Cozza, e chi se non lui, con un pallonetto di testa, dopo un’uscita avventata di Storari, trovò il gol dell’1-1.
Abbiamo già citato il selfie di Ciciretti, ma quella stessa stagione, 2014/2015, regalò un altro momento entrato nella leggenda. Messina e Reggina si ritrovarono di fronte nel playout per evitare la retrocessione. Gli amaranto, forti della vittoria dell’andata, potevano giocare per due risultati su tre, ma non si accontentarono del pareggio: all’87’, il colpo di testa dell’inaspettato Pietro Balistreri affossò il Messina e mandò in visibilio i tifosi amaranto. Quel gol non solo sancì la prima vittoria al San Filippo dopo 25 anni, ma anche la salvezza della Reggina ai danni dei rivali storici ma fu anche l’ultima vittoria dell’era gloriosa di Lillo Foti.