VIDEO | Clamoroso in Taranto-Acquaviva, gol da 50 metri nel tentativo di restituire il pallone: tensione a Massafra
Acquaviva, l’allenatore Andrea Solidoro: “Il Taranto poteva evitare. Non è stato bello, poteva assumere un epilogo differente e non deve ripetersi mai più”
Sono stati degli attimi di grande tensione quelli del finale di gara tra Taranto e Acquaviva a Massafra, nella partita valida per il primo turno dei quarti di finale di Coppa Italia di Eccellenza. Allo stadio “Italia” infatti, sul 3-1 in favore della squadra di Danucci, nel tentativo di restituire il pallone agli avversari dopo un contrasto di gioco in cui un calciatore dell’Acquaviva è rimasto a terra (con il pallone messo momentaneamente all’esterno), il tarantino De Rosa calcia da centrocampo verso il portiere avversario ma, clamorosamente, trova la rete del 4-1.
Da lì, inevitabilmente, si accende un diverbio in campo che minuto dopo minuto – complice la volontà del Taranto di non voler restituire un gol naturalmente assegnato dall’arbitro – cresce e porta allo scontro verbale tra le due panchine, con i due allenatori Danucci e Solidoro protagonisti.

La gara si è poi chiusa con un 5-1 in favore del Taranto di Danucci, ma le polemiche sono proseguite anche nel dopo partita.
Acquaviva, lo sfogo di Solidoro: “Dispiace, non deve più ripetersi”
Ai microfoni di Antenna Sud, l’allenatore dell’Acquaviva, Andrea Solidoro, ha parlato di quanto accaduto. Per lui, tarantino, un dispiacere maggiore. “Non è stato bello, poteva assumere un epilogo differente. Per valore tecnico e non, il Taranto avrebbe potuto evitare. Si sarebbe potuto riprendere a giocare dopo averci fatto segnare” – spiega l’allenatore dell’Acquaviva. “Per me non è normale quanto successo – conclude l’allenatore degli ospiti – non deve più ripetersi”.
Credit Antenna Sud
