5 Agosto 2023

Siena, si va verso l’iscrizione in sovrannumero in D: il punto

Dopo l'esclusione dalla Serie C, avanza l'ipotesi iscrizione in sovrannumero in D per il Siena

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Dopo l’esclusione definitiva dalla Serie C e la conseguente ammissione dell’Atalanta U23, il Siena comincia a pensare al futuro. A oggi l’ipotesi più probabile sembra essere quella dell’iscrizione in sovrannumero in Serie D, con una situazione simile a quella che si sta verificando a Reggio Calabria (QUI il punto). L’esclusione del Consiglio Federale ha praticamente messo la parola fine in quanto il ricorso del Siena è previsto per il 27 settembre (non il 29 agosto come per le altre squadre) e la FIGC ha deciso di non attendere l’esito dello stesso. L’attuale proprietà è però certa di riuscire a disputare la Serie D (anche se questo non è contemplato dalle NOIF), in quel caso il direttore sportivo dovrebbe essere Vincenzo Minguzzi.

Intanto però il Sindaco di Siena Nicoletta Fabio ha rilasciato alcune dichiarazioni in cui ha dichiarato che il Comune è “pronto a fare tutti i passi necessari per tutelare la comunità sul futuro del Siena Calcio”. Di seguito le dichiarazioni.

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Futuro del Siena, le parole del Sindaco Fabio

“Il Comune è pronto a fare tutti i passi necessari per tutelare la comunità sul futuro del Siena calcio, è fondamentale che ci siano dati gli strumenti per proseguire nell’iter affinché la città non perda un bene storico e prezioso”. Queste le parole di Nicoletta Fabio, Sindaco della città di Siena. “Dal momento in cui la giustizia sportiva si è chiaramente espressa con due gradi di giudizio nei riguardi dell’attuale società – prosegue il sindaco – , che oltretutto arriva da una stagione a dir poco travagliata dal punto di vista gestionale come certificano ad esempio le penalizzazioni ricevute, la città non può più aspettare e sottostare a questi rallentamenti imposti da una chiara strategia che poco ha a che fare con il bene del Siena e del futuro del calcio”. 

Il Sindaco Fabio ha poi continuato: “Ci aspettiamo precise indicazioni da parte della Figc e della Lnd rispetto alla lettera ufficiale che abbiamo inviato ai vertici lo scorso 10 luglio. L’Amministrazione comunale agisce rispettando le regole, ma arrivati a questo punto abbiamo il dovere di tutelare cittadini, sportivi e tifosi e chiediamo dunque una risposta chiara, che permetta al Comune di proseguire con l’iter necessario affinché Siena possa continuare a far parte del panorama calcistico con una squadra e un progetto solido”.

Fabio ha poi concluso: “Abbiamo del resto letto dell’ammissione dell’Atalanta U23 a conferma dell’esclusione del Siena dal campionato di serie C e della formazione dei gironi di terza serie – osserva ancora -: non si prevedono dunque ripensamenti per quanto riguarda la stessa Acr Siena. Chiediamo quindi di poter proseguire con l’attività svolta: un lavoro fin qui effettuato in maniera costante e necessario per accorciare il più possibile i tempi, qualora la Federazione decida di affidare ufficialmente il titolo sportivo al Comune, ponendo fine a un ‘balletto’ infinito”.

Siena, i possibili scenari

Come già spiegato in precedenza, il regolamento parla chiaro: in caso di mancata iscrizione di un club professionistico, affinché la città non perda un soggetto calcistico che la rappresenti, è possibile costituire una nuova società accreditata dal Sindaco e richiedere l’iscrizione in sovrannumero in Serie D o Eccellenza pagando un fondo perduto a discrezione degli organi federali (solitamente si tratta di circa 300.000 euro, ma negli ultimi anni ci sono state modifiche ‘ad hoc’ in base al bacino di utenza della piazza, come accaduto per i casi di Palermo, Foggia, Salernitana e Catania).

Tuttavia non è completamente esclusa l’ipotesi della ripartenza dalla D con l’attuale società. Negli ultimi anni, infatti, ci sono stati alcuni casi che potrebbero fare giurisprudenza, in particolare quelli di Casertana Sambenedettese che, dopo una serie di ricorsi contro Federazione e LND, si sono visti riconoscere dal Tar la possibilità di iscriversi in sovrannumero in D con lo stesso presidente e il medesimo club che era stato bocciato dalla Lega Pro.