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Martina, Lacarbonara a SerieDTalk: “Serie C? Non ho mai detto che non ci avremmo provato”

Lacarbonara SerieDTalk

Il presidente del Martina Piero Lacarbonara si racconta a SerieDTalk, il talk show di SerieD24.com

Torna “SerieD24 Talk”, la trasmissione a cura della redazione di SerieD24. Ospite della seconda puntata della nuova stagione Piero Lacarbonara, presidente e direttore sportivo del Martina Calcio, seconda forza del Girone H che sta vivendo un periodo di forma straordinario condito da 10 vittorie consecutive in tutte le competizioni.

Curiosità sul fantastico momento del club, valorizzazione dei giovani, l’importanza della continuità e obiettivi a lungo corso che si sposano con l’entusiasmo di un’intera piazza: questi i temi dell’intervista al patron del Martina, prima tifoso e poi presidente.

Nonostante un inizio difficile, Lacarbonara ha espresso la consapevolezza che la squadra abbia avuto una reazione fortissima, dimostrando un potenziale straordinario. Tutto questo, riflettendo su una filosofia di costruzione della rosa basata sulla sostanza piuttosto che sull’età o sulla notorietà dei calciatori. 

In un girone dove l’equilibrio gioca un ruolo cruciale, l’analisi del presidente fatta in trasmissione sulla composizione della squadra, sui potenziali talenti e sui grandi obiettivi della stagione, evidenzia una visione a lungo termine che potrebbe portare il Martina a brillare ulteriormente non solo in Serie D ma anche in altre categorie.

Lacarbonara a SerieDTalk: “Non entriamo mai in campo da battuti, se siamo lì è perché vogliamo esserlo”

L’intervista al presidente Lacarbonara, si apre con un’affascinante panoramica sulla realtà calcistica di Martina, che vive un momento di entusiasmo e aspettativa: “Sicuramente è un bel momento, a Martina si vive in maniera entusiastica e devo dire che comunque già oggi i segnali sono importanti. L’apertura della vendita per la prossima partita interna dimostra che ci sarà un grande pubblico. La città, in questo momento, è vicina alla squadra. Dire che ce l’aspettassimo per molti può sembrare non vero, però noi in cuor nostro, sapevamo che potevamo e dovevamo stare lì a combattere con le prime. Dopo una brutta partenza, adesso stiamo facendo qualcosa di straordinario. Io penso che non crediamo di avere inventato il calcio, ma abbiamo il nostro modo di fare, di creare le squadre guardando alla sostanza del calciatore e non all’età e non al nome, perché riteniamo che un calciatore abbia le potenzialità a 20 anni, come le possa avere a 30“.

Continua: “Riteniamo poi che abbiamo a disposizione un grande staff, e il mister Pizzulli che è un allenatore a mio parere sottovalutato ma di grandissimo valore. Tutto questo poi fa sì che pian piano si costruiscono questi percorsi e il campo poi dà ragione, abbiamo una squadra che è la più giovane del girone H. Ma questo non vuol dire che non possiamo vincere il campionato. Io non ho non ho mai detto che non ci proviamo. Non siamo mai arroganti, non siamo mai spavaldi, ma è ovvio che quando entriamo in campo entriamo per vincere e dopo che noi abbiamo praticamente battuto tutte le squadre sopra di noi, purtroppo abbiamo perso con le ultime due in classifica. Ciò dimostra che se entriamo in campo con la convinzione giusta possiamo battere chiunque. Sicuramente non entriamo mai in campo da battuti e comunque se siamo lì è perché vogliamo esserlo.”

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“In una città medio piccola come la nostra non è facile fare calcio. Io vengo dalla curva, sono un tifoso storico”

Lacarbonara, poi, sottolinea l’importanza della continuità e del rapporto umano instaurato con l’allenatore Pizzulli, evidenziando di come questa strategia abbia contribuito a formare un gruppo giovane e dinamico, capace di competere ai vertici del campionato: “Per quanto riguarda la nostra situazione, noi abbiamo Pizzulli da 5 anni perché crediamo molto nella continuità. Anche nei momenti difficili non c’è mai balenata l’idea di cambiare l’allenatore, perché noi abbiamo un progetto che è unico. Siamo una società che lavora in questo modo, con la continuità. Abbiamo creato una famiglia, abbiamo un rapporto umano importante con il nostro allenatore. Speriamo che si possa arrivare a palcoscenici migliori, però nel frattempo ci piace lavorare insieme e lo facciamo con molta serenità. Questa società io mi onoro di averla creata 8 stagioni fa dopo un fallimento. In una città medio piccole come la nostra non è facile fare calcio. Io vengo dalla curva, sono un tifoso storico. E quindi abbiamo creato questa società insieme a degli amici all’epoca. Non abbiamo nessuno scopo di lucro o interessi al di fuori di quello che la squadra faccia bene”.

Continua, poi, così: “Il percorso lo abbiamo creato attorniandoci di persone che hanno lo stesso nostro modo di fare. Quindi il Martina si fonda su queste basi che sono basi di tifosi. Siamo partiti dalla Prima categoria, oggi siamo stabilmente nelle prime posizioni della serie D. Quando ho iniziato a costruire la squadra quest’anno, sapendo che avrei perso tutti i calciatori della scorsa stagione, l’ho fatto sempre in funzione di fare un percorso di vertice, poi è normale che quando si arriva allo START del campionato eravamo messe tra le squadre che dovevano retrocedere. Ancora oggi noi non siamo salvi. Però, detto questo, entriamo in campo consapevoli di poter battere chiunque. Questo non vuol dire essere arrogante o pensare di essere i migliori, ma abbiamo la convinzione che quando ci mettiamo la testa e le qualità tecniche possiamo fare grandi cose. Quando c’è questo cocktail perché bisogna limitarsi? Perché bisogna togliersi la a possibilità di voler vincere?“.

Lacarbonara a SerieDTalk: “Col mister c’è una sinergia, basta guardarci negli occhi per capire se ci serve qualcosa”

Il presidente, poi, esprime la consapevolezza del potenziale straordinario della squadra, e ribadisce ancora una volta la sua filosofia di costruzione della rosa basata sulla sostanza piuttosto che sull’età: “Amo in maniera viscerale i giocatori che ho adesso in squadra. Io non offendo nessuno se dico che Peppe la Monica è uno dei primi calciatori che io ho cercato. Perché l’ho osservato lo scorso anno contro di noi con il Barletta. Credo molto nella motivazione. E poi penso sempre che una stagione non possa essere come un’altra, poi un ambiente non è come un altro. Ognuno dei calciatori che ho io lo prendo in funzione dell’obiettivo stagionale, ma anche di una possibile plusvalenza o valorizzazione futura. Infatti avevo messo gli occhi su Gori del Ghiviborgo ma poi è esploso. Io lavoro in questo modo perché credo molto in questo modo di operare. Ci sono calciatori che secondo me facilmente andranno in C la prossima stagione. O con noi o senza di noi“.

E sul segreto del Martina: “Noi abbiamo la capacità di rispettare i ruoli. Io faccio il mercato, Pizzulli fa l’allenatore. È ovvio che noi ci confrontiamo, però io ho una grande passione che è quella di conoscere tutte le categorie. Non lo faccio per mestiere. Lo faccio solo per passione, per la mia squadra. Questo non vuol dire che io ritenga che la figura delle del direttore sportivo non sia importante, anzi, nella mia squadra il direttore sportivo lo faccio io e sono tutti i giorni allo stadio a controllare. Ormai col mister c’è una sinergia, basta guardarci negli occhi e capire se ci serve qualcosa, dove serve, se non serve intervenire, questo è l’equilibrio nostro“.

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“Girone H? Ecco la mia favorita. E sulla partita di domenica…”

Con l’apertura della vendita per la prossima partita interna, si preannuncia la presenza di un pubblico caloroso e appassionato, segno tangibile della vicinanza della città alla sua squadra. E sulla sua favorita per la vittoria del Girone H, Lacarbonara risponde così: “Per valori e per equilibrio per me la squadra favorita è la Fidelis Andria. Ma penso che domenica contro di noi avrà parecchie difficoltà. Poi ci sono tante altre squadre che per valori sicuramente potrebbero essere nettamente superiori sulla carta. Ma se non si trovano degli equilibri all’interno dello spogliatoio si fa fatica, non bastano solo i valori. Secondo me è impossibile che Nocerina, Francavilla, Matera, Casarano non possano essere protagoniste fino alla fine. In particolare, il Casarano ha Loiodice che secondo me è l’unico in grado di spostare gli equilibri non solo in questo campionato. Anche noi abbiamo il nostro ‘Loiodice’ che è Silvestro e me lo tengo stretto“.

E sul big match di domenica contro la Fidelis Andria afferma: “Spero che domenica ci sia il Tursi delle grandi battaglie: Martina-Frosinone, Martina-Napoli, ne posso dire tante. Ovviamente lo stadio faceva la differenza perché è un impianto vecchio stampo, con il pubblico a ridosso del terreno di gioco. Come dico sempre alla città, che è composta da persone laboriose, c’è un tempo per lavorare, ma c’è anche un tempo per sognare qualcosa di diverso. E noi vogliamo essere quel qualcosa di diverso. Voglio uno stadio pieno. Sarà una partita durissima, sarà una partita giocata su ogni pallone, noi scenderemo in campo solo per vincere, poi vinca il migliore“.