Coverciano, primo Torneo delle Rappresentative “Equality”: le Marche alzano il trofeo
È andato in scena il primo torneo tra le Rappresentative “Equality” voluto fortemente dalla Lega Nazionale Dilettanti
Al Centro Tecnico Federale di Coverciano si è scritto un nuovo capitolo di sport e inclusione. Il 28 giugno 2025 è andata in scena la prima edizione del Torneo delle Rappresentative regionali “Equality”, progetto voluto dalla Lega Nazionale Dilettanti per dare voce e opportunità a giovani calciatori stranieri attraverso il linguaggio universale del calcio.
In campo si sono sfidate le selezioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Tutte composte da ragazzi provenienti da Paesi e contesti differenti ma uniti dal sogno di giocare e crescere insieme. Dopo una serie di match combattute e ricchi di fair play, a festeggiare è stata la Rappresentativa delle Marche, capace di imporsi sugli avversari.
Ben oltre il risultato sportivo, la giornata ha avuto come fulcro i sorrisi dei protagonisti: giovani che hanno già affrontato difficoltà importanti nella vita e che, grazie al torneo, hanno potuto condividere esperienze di gioco, confronto e integrazione in un ambiente accogliente e professionale.
L’iniziativa nasce dall’impegno dell’Area CSR della LND, che da anni sviluppa programmi a favore dell’inclusione sociale. L’obiettivo è far emergere le storie, i volti e il talento di chi, troppo spesso, resta invisibile.
Calcio, podcast e storie di integrazione
“Le Rappresentative Equality vogliono offrire nuove possibilità di inclusione all’interno della LND e far sentire a casa i ragazzi stranieri che oggi fanno parte della nostra comunità”, ha spiegato Luca De Simoni. Il coordinatore CSR della Lega Dilettanti, ha poi sottolineato come il calcio resti un potente veicolo di integrazione.
Durante la manifestazione è stato avviato anche un progetto di comunicazione partecipata. I giovani atleti hanno registrato un podcast in cui raccontano in prima persona il loro percorso di sport e crescita. Uno spazio che dà voce ai protagonisti e consegna al calcio giovanile italiano una narrazione autentica e inclusiva, destinata a proseguire nei prossimi appuntamenti targati “Equality”.
