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Pordenone senza squadra per una stagione: parla il proprietario Lovisa

Il Pordenone rischia di sparire almeno per un anno dal nostro calcio. Un’estate difficile quella vissuta dai Ramarri, che dopo aver raggiunto la Serie B negli anni scorsi e dopo aver lottato per ritornarci la passata stagione, non sono riusciti a iscriversi né in Serie C né in un campionato dilettantistico.

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Fino a qualche settimana fa, erano ancora in piedi le speranze del Pordenone per un’iscrizione in extremis alla prossima Serie D: speranze sfumate con il passare dei giorni. In una nota ufficiale, il proprietario del club neroverde Mauro Lovisa ha parlato della situazione e annunciato che il Pordenone proverà a riprendere regolarmente le attività dalla prossima stagione, iscrivendo una nuova prima squadra in un campionato.

Pordenone, la nota di Mauro Lovisa

“Ho dedicato alla società – esordisce nella sua nota Mauro Lovisa – alla sua crescita e ai suoi successi, mai prima raggiunti, tutto quanto era nelle mie possibilità. Una serie di circostanze sfortunate non ha consentito alla squadra di tornare nuovamente in Serie B, come sarebbe stato possibile e avrebbe certamente facilitato esiti diversi. Alla estrema brevità del tempo a disposizione per conciliare le esigenze del concordato preventivo e quelle per l’eventuale iscrizione ai campionati di Serie D o di Eccellenza, in pendenza della richiesta di liquidazione formulata dal pubblico ministero, si è aggiunto il ritardo da parte dei calciatori e degli altri dipendenti sportivi nell’accettazione della proposta di definizione che avevo prospettato e che prevedeva un mio personale rilevante esborso”.

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“Resta da parte mia – prosegue – l’impegno a soddisfare tutte le esigenze della procedura concordataria‚ compreso il pagamento integrale di tutti i dipendenti sportivi, ed a mantenere vivo il settore giovanile del Pordenone, perché nella prossima stagione possa nuovamente essere presente una prima squadra del Pordenone rilanciata verso nuove imprese. Condivido e soffro in prima persona il dolore dei tifosi, che ringrazio per il calore e l’affetto con il quale hanno sempre seguito il Pordenone. Un grazie sincero anche agli avvocati Roberto Casucci, Antonio e Bruno Malattia per il loro lavoro”.