Le parole di Cristiano Lucarelli nella conferenza di presentazione al suo ritorno sulla panchina della Pistoiese
La Pistoiese apre ufficialmente un nuovo capitolo della sua stagione affidando la guida tecnica a una figura di assoluto rilievo per il campionato di Serie D.
La società arancione ha presentato Cristiano Lucarelli, il cui ritorno a Pistoia dopo l’esperienza della stagione 2014-15 rappresenta un segnale inequivocabile delle ambizioni della proprietà. La scelta di un profilo che vanta una lunga carriera esclusivamente tra i professionisti sottolinea la volontà del club di invertire la rotta e puntare con decisione a traguardi ambiziosi.
L’avvicendamento in panchina segna la fine del percorso di Antonio Andreucci, al quale la dirigenza ha rivolto parole di profonda stima e gratitudine per la serietà e il lavoro svolto nei mesi precedenti.
Tuttavia, la necessità di svolta in termini di risultati ha spinto il presidente Sergio Iorio e l’intero quadro dirigenziale a puntare su Lucarelli, considerato non solo un allenatore preparato, ma un vero e proprio leader capace di ispirare il gruppo e riportare entusiasmo in una piazza che conosce bene e che lo ha accolto con calore. “L’accordo con Lucarelli testimonia la grande fiducia della società e l’impegno del mister, che ha scelto di sposare il nostro progetto rinunciando a categorie più importanti” – ha spiegato il patron Iorio.
L’ex allenatore di Ternana e Catania Cristiano Lucarelli si è presentato alla stampa in seguito all’ufficialità del suo ritorno sulla panchina della Pistoiese: “Ho scelto di tornare a Pistoia perché tra le tante chiacchierate fatte negli ultimi mesi, l’unico vero progetto di calcio che ho incontrato è stato questo. Mi ha colpito molto la storia di una proprietà che nasce dalla passione di un tifoso diventato imprenditore; la decisione di accettare è venuta naturale: perché aspettare altre situazioni quando qui c’è la possibilità di scrivere pagine importanti”.
E poi ancora: “Non sono legato a un solo sistema di gioco, ma alla mentalità: se crei dieci occasioni da gol hai più probabilità di vincere rispetto a chi ne crea due. Ai ragazzi dirò che la pressione deve essere sugli avversari, ma dovremo essere più cattivi degli altri perché ogni domenica troveremo squadre che contro la Pistoiese giocheranno la partita della vita.”