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Galesio e la rinascita ai piedi del Vesuvio: “Voglio superare la doppia cifra ed arrivare ai play-off”

Credits: Giovanni Petrosino

L’intervista di SerieD24.com a Luis Galesio, centravanti argentino della Palmese. L’ex Teramo si è aperto ai nostri microfoni, raccontandoci il nuovo capitolo della sua carriera a Palma Campania.

La carriera di un calciatore si configura raramente come un percorso lineare, privo di ostacoli, di cadute, di periodi complicati. Più frequentemente, invece, sa essere un susseguirsi di alti e bassi. Spesso, per invertire la rotta, è sufficiente cambiare ambiente, ritrovare le proprie certezze, sentirsi valorizzati e riacquisire fiducia nei propri mezzi. Lo sa bene Luis Galesio, uno degli attaccanti più navigati della Serie D, che qualche mese fa, in un’intervista ai nostri microfoni, ci raccontava la sua complicata seconda parte di stagione al Teramo.

Dal ruolo di leader e trascinatore, a quello da comprimario. A 32 anni il centravanti argentino si è ritrovato ai margini del progetto biancorosso, nonostante i 70 gol realizzati nelle oltre 200 presenze nella massima categoria dilettantistica. Per il nativo di Córdoba, giunge quindi il momento di un nuovo capitolo della sua carriera. Dopo Messina, Caldiero Terme, Matese, Cassino, L’Aquila e Teramo, il viaggio di Galesio riparte da Palma Campania.

Accasatosi alla Palmese, “Luifa” ha ripreso a fare ciò che sa far meglio: segnare. Due gol – più un terzo annullato – ed un assist, nelle prime tre uscite stagionali con la nuova maglia per il centravanti argentino. Oltre ai gol, linfa vitale per un attaccante, Galesio ha inoltre ritrovato serenità, fiducia nei suoi mezzi, l’entusiasmo nel sentirsi valorizzato. Queste sensazioni emergono prepotentemente sin dai primi minuti della nostra nuova chiacchierata con lui.

Sono molto contento di essere qui a Palma, mi sto trovando benissimo. Ho scelto la Palmese perché il direttore Corsale ed il presidente Russo mi hanno cercato tanto, in questa fase avevo bisogno di sentirmi voluto per ritrovare fiducia e fare bene. Mi hanno parlato molto bene della Palmese, della sua tifoseria, e dell’allenatore. Sono soddisfatto dell’impatto che ho avuto, ripagare così la fiducia della società mi fa piacere. Ora devo continuare, Palma è una piazza esigente e dovrò rendere al massimo.

Credits: Giovanni Petrosino

Galesio: “Mai stato così bene fisicamente. Di Costanzo? Si vede che ha allenato in Serie B”

La fame di gol, l’ossessione di migliorarsi, la voglia di dare l’esempio: queste le peculiarità di Luis Galesio. A 32 anni l’argentino non ha affatto voglia di smettere di migliorarsi, e, in questa fase avanzata della sua carriera, sembra essersi calato appieno nel ruolo di mentore e di trascinatore. Nel corso dell’intervista, “Luifa” ci ha infatti parlato anche della sua etica al lavoro e del suo rapporto con i nuovi compagni.

Con i ragazzi mi trovo alla grande. Io sono uno dei più grandi, quindi spesso mi chiedono consigli e questo mi fa piacere. Cerco di trasmettergli un messaggio. In questa categoria ci sono giocatori grandi ed esperti ma che magari si allenano male, o svogliati. Io invece voglio dare l’esempio: ho 32 anni ma mi alleno al massimo e fisicamente non mi sono mai sentito così bene. Loro devono andare al doppio di me. Sono tutti ragazzi che vogliono crescere, che si impegnano, anche perché alcuni sono della zona e sanno perfettamente dell’importanza della Palmese.

Oltre a quello con i compagni, il centravanti argentino ci ha anche raccontato del suo rapporto con Nello Di Costanzo, suo nuovo allenatore. “Di Costanzo è una persona per bene, di un’umiltà pazzesca. È uno preparato, ma quello che mi ha stupito è la sua attenzione ai dettagli. Ci tiene tanto all’allenamento, all’alimentazione, persino al sonno. È attento a tutto, si vede che ha allenato in Serie B. Ci trasmette il messaggio di non accontentarci e di continuare a crescere, mi trovo molto bene con lui“.

Anche dal punto di vista tattico, l’incontro con Di Costanzo sembra aver giovato all’argentino. Con la nuova maglia, Galesio gioca infatti in un attacco a due, a differenza della scorsa stagione al Teramo. Una soluzione che il centravanti sembra preferire. “Sinceramente mi trovo meglio in un attacco a due, perché non essendo l’unico riferimento offensivo hai più margine di manovra. Anche da unico attaccante – come a Teramo – mi trovo bene, ma quando gioco a due ancora meglio.”

Credits: Giovanni Petrosino

Galesio: “Ho ricevuto tante proposte ma le rifiutate, sto bene alla Palmese”

La ritrovata vena realizzativa, l’entusiasmo per il nuovo progetto, l’ottimo rapporto con squadra ed allenatore. Dopo le difficoltà riscontrate nella passata stagione, per Galesio è giunto il momento del riscatto. Abbiamo quindi chiesto all’argentino quale fosse il suo obiettivo personale e di squadra. “Il mio obiettivo è superare la doppia cifra ed aiutare la squadra ad arrivare ai playoff. Voglio fare bene e meritarmi la riconferma il prossimo anno.

Per quanto riguarda la concorrenza nel girone G, Galesio indica le sue favorite: “Il girone G sarà difficile ed equilibrato. Nocerina e Scafatese si giocheranno la vittoria finale perché sono quelle che hanno fatto il mercato migliore. Tuttavia – avverte “Luifa”avere la rosa migliore non è necessariamente sinonimo di successo. Basti vedere il Paris Saint-Germain, ad esempio, che ha vinto la Champions League ora che non ha più i fuoriclasse che aveva in passato“.

Infine, l’attaccante argentino, pur dichiarandosi pienamente soddisfatto della sua nuova avventura con la maglia della Palmese, ci rivela di aver ricevuto numerose offerte dopo i due gol realizzati nelle prime due giornate. Un attestato di stima importante nei suoi confronti, che tuttavia non ha cambiato le intenzioni dell’argentino, fermamente legato al progetto Palmese. “In questi giorni ho ricevuto tante proposte, alcune anche importanti, ma le ho rifiutate tutte perché la Palmese mi ha voluto fortemente e qui sto benissimo. In passato ho commesso degli errori, facendo delle scelte impulsive nel momento sbagliato, ma adesso è diverso, c’è il mio procuratore che mi aiuta.

Dall’Argentina all’Italia, sempre con la classica “garra” che lo contraddistingue. Ai piedi del Vesuvio sta nascendo un nuovo Galesio, più consapevole, maturo, e voglioso di riscatto.