16 Novembre 2022

Chisola, Viano: “Ho detto no al Torino, qui mi sento più libero”

Lorenzo Viano, centrocampista del Chisola, ed ex Toro, racconta la sua storia ai microfoni di SerieD24

Chisola Viano

Ai microfoni di SerieD24, Lorenzo Viano – calciatore del Chisola – ci racconta la sua storia calcistica che parte dal Torino e arriva al Chisola. Il centrocampista classe 2004, è passato dal settore giovanile alla Prima Squadra, conquistandosi un posto da titolare nella rosa del club di Serie D.

“Che emozione il gol al Filadelfia”

Lorenzo Viano, centrocampista classe 2004 del Chisola, ed ex Torino, si racconta ai microfoni di SerieD24. La sua storia calcistica inizia proprio nelle Giovanili del Toro: “Ho vissuto molte esperienze belle tra cui l’inaugurazione al Filadelfia. Avevamo fatto un triangolare con altre squadre della nostra categoria. Lo stadio era tutto pieno. Io avevo giocato, per me era l’esordio. Proprio in quell’occasione ho segnato un gol in mezza rovesciata. Infatti ho bellissimi ricordi di quel giorno. Ci sono anche stati altri momenti belli vissuti al Toro. Un altro ricordo indelebile è stato il gol nel derby.

Dopo gli anni al Torino, Lorenzo Viano è arrivato nelle Giovanili del Chisola. Passò però poco tempo e i granata gli proposero di tornare in squadra ma lui non accettò: “Il trattamento che mi era stato riservato l’ultimo anno non era stato dei migliori al Torino, mentre quando sono arrivato al Chisola mi sono subito trovato benissimo. Mi hanno trattato bene fin dal primo giorno. In più, parlando anche con il presidente, ho capito che le occasioni potevano arrivare anche al Chisola. La prima cosa che mi disse è che per loro l’obiettivo era farmi arrivare in Prima Squadra il prima possibile e che mi avrebbero dato molte opportunità. Quindi ho deciso di rifiutare quest’offerta anche per continuare a divertirmi e ad essere un po’ più libero, in una società come il Chisola.

Chisola Giovanili Viano

Lorenzo Viano: “Ho esordito in Eccellenza a 15 anni…”

Viano ci racconta alcune opportunità nel periodo post granata: “Dopo che il Toro mi ha comunicato che non mi avrebbe tenuto, tra le dilettantistiche c’erano molte squadre che mi cercavano. Ho fatto il ritiro e alcuni allenamenti con la Scaris, l’Alpignano e appunto il Chisola. Poi alla fine ho scelto il Chisola per il progetto che aveva dietro. Il presidente mi aveva fatto una buona impresssione già dalla prima volta. Inoltre conoscevo l’allenatore, che all’epoca era Cornelj, anche perché aveva allenato anche mio fratello.” Per un valore affettivo e per le buone prime impressioni, Viano ha scelto la squadra biancoceleste. Qui ha poi avuto grandi occasioni: “Quando sono arrivato al Chisola, ho avuto l’opportunità di fare diversi provini in società professionistiche come Bologna, Fiorentina, dove ho fatto il ritiro lo scorso anno, e Spezia. Poi però ho deciso di rimanere qui.

Chisola Giovanili

Il classe 2003 è sicuro di aver fatto la scelta giusta ed è contento per le soddisfazioni che si è potuto togliere a livello personale: “Mi hanno dato opportunità che, molto probabilmente, se avessi scelto altre squadre non avrei avuto. Per esempio ho esordito in Eccellenza a 15 anni, cosa che sicuramente nelle altre squadre non sarebbe accaduto. Adesso comunque sto giocando in D, anche da titolare. Questa è una grande opportunità che mi è stata data dalla società. Mi stanno dando fiducia.

Chisola, Viano: “Serve un punto di svolta”

Il focus si sposta poi sulla condizione della sua squadra attuale. Il Chisola, che si trova nella parte bassa della classifica del Girone A, qualche settimana fa ha preso la decisione di cambiare allenatore. Esonerato Meloni, la panchina è stata affidata a Nisticò. Viano ci racconta cosa è cambiato: “A livello tattico Nisticò prepara di più la partita in funzione dell’avversario. Ovviamente sono due modi di vedere il calcio diversi. La squadra sta ancora cercando di abituarsi al sistema di gioco che vuole Nisticò. Sono cambiati anche gli allenamenti. Adesso ci alleniamo anche il sabato mattina. È cambiato anche un po’ il carico di lavoro. Ad esempio adesso facciamo un giorno a settimana in palestra. Dobbiamo ancora abituarci a questo cambiamento. Sono due mister molto competenti, però diversi nel loro modo di affrontare il calcio.

Parlando di obiettivi, Viano è molto positivo e crede nella salvezza: “Fino ad adesso ci è solo girata male, non abbiamo nulla da invidiare alla maggior parte delle altre squadre. Abbiamo avuto un po’ di sfortuna. Basta solo fare dei punti e riprenderci con la testa, perché adesso siamo un po’ demoralizzati come squadra. Secondo me dopo una vittoria, ci può essere un punto di svolta. Vincere aiuta a vincere e quando perdi, la sconfitta ti porta su quella strada. Serve quindi un punto di svolta, che spero arrivi domenica, per cambiare un po’ rotta.

A cura di Cleris Ferrera