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Brindisi, la decisione del giudice sportivo dopo Fasano: quattro gare a porte chiuse e multa pesante

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E’ arrivato il comunicato ufficiale della Lega Nazionale Dilettanti, la decisione del giudice sportivo dopo gli episodi spiacevoli avvenuti durante e dopo Fasano-Brindisi

Fasano-Brindisi ha fatto parecchio discutere e, purtroppo, non per quanto avvenuto in campo. La gara infatti è stata sospesa al minuto 85′ dal direttore di gara. Il motivo? In campo continuavano a volare oggetti dal settore ospiti, tra cui bottigliette (una di queste avrebbe colpito anche un calciatore del Fasano) e fumogeni.

E’ stato dato fuoco al megafono che si trovava in corrispondenza del settore ospiti, varie zone del sintetico del “Curlo” sono state bruciate dai fumogeni lanciati in campo. Sono stati danneggiati anche alcuni cartelloni pubblicitari, esposti a bordocampo dalla società di casa.

Tuttavia, purtroppo, non è finita qui. Nel post gara infatti gli animi dei tifosi non si sono attenuati e all’esterno dello stadio è avvenuta una pesante colluttazione tra le tifoserie di Fasano e Brindisi. Uno show spiacevole che ha fatto il giro d’Italia tra foto e video.

Come di consuetudine, a due giorni di distanza dalla gara, arriva il comunicato del giudice sportivo. Come si poteva immaginare, vista la gravità dei fatti, il Brindisi è stato pesantemente punito. Vediamo nel dettaglio le sanzioni applicate dal giudice sportivo.

Brindisi, mano pesante del giudice sportivo dopo Fasano

Il comunicato della LND in merito alle decisioni del giudice sportivo dopo gli spiacevoli episodi di Fasano-Brindisi: “Il giudice sportivo delibera di comminare alla società BRINDISI la sanzione sportiva della perdita della gara per 3 – 0, l’obbligo di disputare le gare interne a porte chiuse per 4 giornate effettive, nonché l’ammenda di euro 6000,00 con obbligo di risarcire i danni ove richiesti e documentati. Sanzione così determinata anche in considerazione della reiterazione delle condotte, del pericolo per l’incolumità fisica dei presenti e per le reiterate recidive specifiche“.