Dalla Toscana all’Orvietana: la scalata di Giammarco Caon tra gol e sogni

Credit: Orvietana Calcio
Caon guida l’Orvietana: sei gol e un inizio da protagonista nel Girone E di Serie D
Quando la stagione dell’Orvietana sembrava in cerca di un leader, è spuntato lui: Giammarco Caon, bomber toscano classe 2001, che sta trascinando i biancorossi a suon di gol. Sette reti tra campionato e Coppa Italia, prestazioni da protagonista e una doppietta nell’ultima sfida con l’Aquila Montevarchi: numeri da capocannoniere, ma soprattutto da trascinatore vero.
Caon non segna soltanto: lotta, guida, si carica la squadra sulle spalle. In un girone E di Serie D equilibrato e difficile, i suoi gol valgono oro e tengono l’Orvietana agganciata alla parte nobile della classifica, al nono posto con 9 punti.
Dietro quel sorriso tranquillo e il fisico imponente c’è la storia di un ragazzo che ha già visto tanto del calcio italiano. Dalla Viterbese, dove si trasferisce a undici anni, ai settori giovanili di Hellas Verona, Torino e Lecce, Caon ha costruito il suo percorso con sacrificio e sogni che non si sono mai spenti.
Oggi l’Orvietana può contare su un attaccante in piena maturazione, capace di unire struttura fisica, presenza in area e senso del gol. Le sue prestazioni stanno diventando un punto di riferimento per la squadra allenata da Antonio Rizzolo, che continua a crescere anche grazie al contributo del classe 2001.
Sogni e sacrifici: la scalata silenziosa di Giammarco Caon
La storia di Caon è quella di un ragazzo che ha fatto della passione e del sacrificio le sue armi migliori. Cresciuto calcisticamente in Toscana, a soli undici anni lascia la sua Massa-Carrara per trasferirsi alla Viterbese, dove resta per quattro stagioni. Qui affina tecnica e mentalità, sostenuto da un fisico imponente e una naturale propensione al gol.
Le sue qualità non passano inosservate: arriva la chiamata dell’Hellas Verona, e Caon non esita. A Verona trascorre due anni e mezzo intensi, in una delle società più strutturate d’Italia, imparando cosa significhi vivere il calcio professionistico giorno dopo giorno. Poi un nuovo capitolo: Torino, sponda granata, e successivamente il Lecce, dove continua il suo percorso di crescita. Ma quando sembra arrivato il momento giusto per spiccare il volo, il COVID ferma tutto. Campionati sospesi, allenamenti interrotti, e la necessità di ripartire da capo.

La rinascita: dal Monterosi all’Orvietana
Caon non si abbatte. Riparte dal Monterosi, nel girone G di Serie D, dove contribuisce in modo significativo alla promozione in Serie C. La conferma arriva l’anno successivo, con l’esordio tra i professionisti, dove colleziona 19 presenze complessive tra campionato, Coppa Italia e playoff di Lega Pro.. Seguono esperienze importanti con Ostiamare, Cynthialbalonga e Vastogirardi, tappe che gli permettono di consolidare maturità e carattere.
La svolta arriva con la chiamata di Severino Capretti, ds dell’Orvietana, che decide di puntare su di lui. Una scelta vincente: nella passata stagione Caon è tra i protagonisti del cammino fino ai playoff, mentre in questo avvio di campionato si sta confermando trascinatore assoluto, con sei reti realizzate contro Prato, Ghiviborgo, Foligno e una doppietta decisiva all’Aquila Montevarchi.