9 Giugno 2023

Baschirotto, da Nogara alla Nazionale: “Accudivo i più piccoli per cercare di farli giocare tutti insieme”

Il difensore del Lecce ha rilasciato qualche battuta sulla pagina Instagram della Nazionale

L’umiltà alla base di tutto. Federico Baschirotto si è conquistato tutto da solo con la costanza e la maturità che in campo ha sempre dimostrato. La sua favola ha colpito tanti ragazzi che ora aspirano ad una carriera come la sua, partita dal basso per poi arrivare ai massimi livelli con tanto di convocazione in Nazionale.

Baschirotto: le sue 5 prime volte

Ora il difensore del Lecce classe 1996 si trova in ritiro con la Nazionale guidata da Roberto Mancini. Tra le varie interviste alla stampa, Baschirotto si è sottoposto alle domande della pagina Instagram ufficiale della Nazionale esponendo così qualche sua curiosità personale. A partire proprio da quale è stata la sua prima volta in un campo di calcio. “La mia prima volta è stata a quattro\cinque anni al Nogara e proprio da lì ho iniziato a sognare“. Un sogno oggi tramutato in realtà.

L’umiltà si vede anche quando risponde a domande non del tutto abitudinarie, come la prima volta da animatore: “Sui tredici\quattordici anni (ride, ndr). Accudivo i più piccoli d’età per cercare di farli giocare tutti insieme“. Baschirotto nasce nelle campagne venete e per lui i trattori sono stati la sua infanzia: “La prima volta su un trattore? Non avevo ancora né il patentino, né la patente. Mio papà nei campi mi ha fatto guidare cercando di tenere ben saldo il volante. Insomma, è stato bello e emozionante anche quello”.

Foto: facebook Vigor Carpaneto

Continua svelando quando è stata la sua prima volta in uno stadio di calcio: “E’ stato proprio con mio papà in un Inter-Palermo a San Siro. Mi aveva accompagnato lui perché è interista, ma adesso tifa più me che l’Inter giustamente”. Infine conclude dicendo quando è arrivata la prima chiamata di Roberto Mancini: “La prima volta è stata emozionante, il giorno dopo la partita con il Monza che avevamo trovato la salvezza proprio in quel campo. Io ero in centro a Milano per festeggiare ed ero a pranzo con il mio procuratore, poi è arrivata la chiamata improvvisa che non mi aspettavo. E’ stata un’esplosione di emozioni“.