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Barletta, quando la passione non ha categoria. L’obiettivo è riacquistare la dignità sportiva

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I biancorossi sono retrocessi malamente e a sorpresa nella scorsa stagione.

Cadere, rialzarsi, sfiorare la promozione in C e sprofondare di nuovo. La parabola del Barletta nelle ultime stagioni è di quelle da raccontare ai propri figli negli anni avvenire. Un percorso, quello degli ultimi dieci anni, fatto più delusioni che di gioie. Quattro vittorie in altrettanti match per i ragazzi di Pasquale De Candia che hanno l’obiettivo di riportare questo club nella massima serie dilettantistica.

Dal ritorno in Serie D con tanto di Triplete alla sciagurata retrocessione in Eccellenza nella stagione successiva. Con meno di dieci punti nel girone di ritorno e tante polemiche legate all’addio di Ginestra prima e di diversi giocatori prima della fine del campionato.

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La passione del popolo biancorosso è più forte della categoria. Quasi 3000 spettatori in un insolito mercoledì di Coppa Dilettanti, più di 1000 in una trasferta domenicale a Canosa. In attesa del dato finale degli abbonamenti sottoscritti che rischia di sfiorare quota 2000. Un amore quasi tossico che porta ad un unico fine: chi ci tiene alla propria squadra della città non l’abbandona mai.

Il Barletta è partito forte, i tifosi anche: un pubblico di categoria superiore

Nessun proclamo, nessuna presentazione, solo una promessa: quella di riportare il Barletta quantomeno in Serie D. Queste le premesse del nuovo Presidente Marco Arturo Romano, ex numero uno della Viterbese tra D e Lega Pro. L’imprenditore laziale, che ha acquisito il 60% della società, dovrà piano piano riconquistare una piazza colpita a freddo da una retrocessione inspiegabile per certi versi.

Un mercato da sogno per l’Eccellenza, con l’arrivo di giocatori come Strambelli, Lattanzio, Lavopa e non solo, il bigliettino da visita e la dimostrazione di quanto si voglia fare sul serio. Scetticismo che non sarà facile da smaltire per chi è innamorato del bianco e del rosso. Ma quello che stanno dimostrando i tifosi barlettani va oltre la categoria.

Pubblico nettamente oltre la media nelle prime partite di campionato. Un Barletta-Bisceglie di Coppa Italia Dilettanti con 3000 spettatori circa come apripista, più di 1000 sostenitori ospiti nella trasferta di Canosa che rievoca ricordi agrodolci per la città. La partita contro un altro avversario ostico contro il Manduria probabilmente regalerà un’altra giornata di spettacolo.

Che sia Barletta-Cavese o Coppa Italia Dilettanti l’amore per la propria maglia di questa città non cambia. L’obiettivo è sempre lo stesso: dimostrare quell’attaccamento ai colori che solo poche piazze in Italia con gli ultimi dieci anni quasi interamente tra i dilettanti hanno.