“Sotto contratto e senza stipendio”: il caso del ds Scuotto e la mancanza di garanzie per i ds in D

Le parole dell’avv. Calabrese, legale di Scuotto, ex ds del Manfredonia
Una situazione delicata che coinvolge diversi dirigenti tra i dilettanti. Figure che, a differenza degli altri tesserati, non è garantita alcuna tutela sul piano contrattuale. In queste ore si parla molto del caso del Direttore Sportivo ex Manfredonia Livio Scuotto. Il dirigente, esonerato lo scorso anno ma ancora sotto contratto con il club pugliese, si trova ad oggi senza stipendio e senza risposte concrete dal club. A fare chiarezza è l’avvocato Juri Calabrese, legale di Scuotto, che ha contattato la nostra redazione per fare il punto sulla vicenda:
“Siamo in questa situazione di difficoltà per quanto riguarda le spettanze dovute al direttore Scuotto da parte del Manfredonia” ha spiegato l’avvocato. Il nodo centrale, infatti, è l’assenza di strumenti sportivi per tutelare il proprio assistito: “Non possiamo rivolgerci agli organi federali perché non è ancora esistente un consiglio arbitrale, un collegio arbitrale“.
Eppure, come sottolinea Calabrese, il club ha provveduto regolarmente all’iscrizione al prossimo campionato: “Nonostante il Manfredonia si sia regolarmente iscritto al prossimo campionato di Serie D, il direttore Scuotto, dopo aver svolto la propria attività nella passata stagione sportiva in maniera egregia, salvando una squadra con un budget limitato e portando a Manfredonia tanti giocatori importanti, oggi si trova non solo impossibilitato a lavorare perché ha un contratto per la prossima stagione, ma non viene nemmeno pagato“.
Una situazione paradossale che rischia di trascinarsi ancora per lungo tempo: “Dovremo rivolgerci alla giustizia ordinaria con tempi ovviamente molto più lunghi rispetto alla giustizia sportiva – spiega Calabrese – quindi dovremmo fare un decreto ingiuntivo, poi c’è la possibilità di opposizione, e infine un giudizio a cognizione piena“.
Il caso Scuotto: assenza di strumenti e contratti non rispettati
L’avvocato ha raccontato di aver conosciuto Scuotto a partire da febbraio: “Da febbraio in poi, quando ho fatto la mia messa in mora al Manfredonia, ma non ho avuto risposte al riguardo”.
La vicenda pone l’accento su un aspetto cruciale: l’assenza di strumenti rapidi per tutelare i tesserati in queste situazioni. Mentre la società prepara la nuova stagione, il direttore sportivo Livio Scuotto resta in attesa di quanto gli spetta, tra contratti non rispettati e un silenzio che pesa.