19 Aprile 2024

L’Assisi rinasce con Riccardo Gaucci: “Voglio portare il club tra i professionisti”

Il club umbro dell'erede di Luciano Gaucci è riuscito ad ottenere la promozione in Prima Categoria

Assisi

È una favola bellissima quella che sta vivendo in queste ore l’Assisi Calcio. Una storia di perseveranza e rinascita, di consapevolezza dei propri errori, una questione di famiglia. Già, perché se l’Assisi è tornato a essere una piccola e solida realtà del calcio dilettantistico, lo deve soprattutto a Riccardo Gaucci, figlio minore di Luciano Gaucci, ex presidente di società di grandi rilievo quali Catania, Sambenedettese, Viterbese e Perugia. Alla guida dei biancorossi ha trascorso 13 anni.

È stato l’artefice principale della grande cavalcata dei grifoni tra gli anni Novanta e i Duemila prima del terribile fallimento. 19 anni dopo le vicende giudiziarie in cui fu coinvolto insieme al padre e al fratello, un’esperienza a Malta a capo della proprietà del Floriana, Riccardo è tornato a casa scegliendo Assisi.

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Come apprendiamo dall’edizione odierna di “Tuttosport“, Gaucci Junior ha voluto seguire le orme del padre nella terra di San Francesco. Ha messo in piedi insieme ad alcuni amici imprenditori il progetto dell’Assisi, partendo dalla Seconda Categoria, fino a raggiungere quest’anno la promozione.

Assisi, un progetto nato per gioco. Gaucci: “Questa città è un brand mondiale”

Come riportato dal noto quotidiano torinese, il progetto di rinascita dell’Assisi è nato quasi per gioco quest’estate. A pochi giorni dalla chiusura delle iscrizioni, Riccardo Gaucci e alcuni imprenditori fidati hanno deciso di iscrivere il club al campionato di Seconda Categoria. In poco tempo sono stati trovati allenatore e i giocatori. Il club è letteralmente ripartito da zero.

Per tutto il girone d’andata hanno dovuto chiedere ospitalità ad altri paesi, causa la mancanza di un accordo con il Comune per l’utilizzo dell’impianto di Assisi. Ecco quanto ha dichiarato Gaucci ai microfoni di Tuttosport: “Cerchiamo di goderci il percorso facendo un passo alla volta. È chiaro che in fondo al cuore di noi soci c’è quello di sbarcare un giorno con l’Assisi nel calcio professionistico. Questa città è un brand mondiale. Purtroppo aveva una squadra che negli ultimi anni non era riuscita ad andare oltre la promozione e poi non si era nemmeno più iscritta. Adesso sognare non costa nulla“.

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Continua poi così: “Già prima del Covid avevamo pensato di dare un nuovo club ad Assisi, dove far crescere i giovani. Ma la pandemia bloccò l’idea. L’estate scorsa si sono creati i giusti presupposti, siamo partiti e ci è andata subito bene. Vi assicuro che non è assolutamente facile vincere un campionato di Seconda Categoria. Tutti mi dicevano che avremmo trionfato in carrozza, ma bisogna fare i conti con giocatori completamente sconosciuti e campi il cui fondo sarebbe quantomeno rivedibile”. MA Riccardo Gaucci è riuscito nell’impresa: promozione ottenuta dopo aver dichiarato apertamente che gli obiettivi del club non si fermano qui. E a questo proposito, è già in piedi il progetto per uno stadio da 6000 posti, primo presupposto per sognare di arrivare in Serie C.

Assisi, Riccardo Gaucci: “Mio padre approverebbe il mio progetto. A lui piacevano queste idee un po’ folli”

Il pensiero di Gaucci Junior, poi, inevitabilmente va al padre, scomparso all’età di 81 anni nel 2020. Sempre riportando le parole della stessa intervista, Riccardo ha parlato del genitore con stima, esaminando gli anni difficili del fallimento e le vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto fino a scappare nella Repubblica Domenicana, dove è rimasto per tre anni. Ecco quanto dichiarato al quotidiano sportivo torinese: “Sono certo che mio padre appoggerebbe il progetto, a lui piacevano le idee un po’ folli, fuori dagli schemi. Era riuscito a tenere il Perugia in A per sei anni, raggiungendo anche la Coppa UEFA, puntando su giocatori provenienti dalle categorie inferiori o da paesi dove nessuno andava a pescare i giocatori e su un allenatore semisconosciuto come Cosmi. Mi sembra che tanti di quei personaggi abbiano fatto carriera e c’è persino chi è diventato campione del mondo“.

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Prosegue, poi, parlando degli anni difficili della malattia: “A un certo punto in mio padre subentrò la malattia che lo fece diventare un’altra persona e cominciò ad operare in un altro modo, sbagliando. Io e mio fratello eravamo troppo giovani per intervenire e fermare la deriva. Vi assicuro che molte volte sarebbe bastata una stretta di mano per non finire in quel modo. Mio papà ha consentito una vita agiata a centinaia e centinaia di persone. Ma il 95% di presidenti, direttori sportivi, allenatori e giocatori sono spariti dall’oggi al domani. È una botte che non passerà mai, ma ora è giusto girare pagina“.

Assisi, prima edizione del memorial Luciano Gaucci. Riccardo: “Mio padre ha lasciato un segno positivo nonostante gli errori”

Proprio per onorare la memoria del defunto padre e festeggiare al meglio con i propri tifosi la promozione, Riccardo Gaucci ha deciso di organizzare la prima edizione del memorial intitolato al genitore. Il memorial si terrà il prossimo 5 maggio è vedrà la partecipazione di importanti personaggi del mondo dello sport che hanno avuto un forte legame con Gaucci Senior, quali Cosmi, Grosso, Liverani, Mazzantini, Negri, Ravanelli e non solo.

A questo proposito, Riccardo Junior ha dichiarato: “Anche se quasi nessuno si è più fatto sentire dopo i guai che hanno travolto il Perugia e la nostra famiglia, tutti hanno risposto in modo entusiastico a questa iniziativa. È il segno che mio padre avrà sicuramente commesso degli errori, ma anche saputo lasciare un segno positivo in tante persone che hanno lavorato con lui“. Sul legame con la città di Perugia, infine, ha poi dichiarato: “Dopo la promozione dell’Assisi abbiamo avuto tanti attestati di stima, non so se contribuiscano anche i modesti risultati del Perugia attuale, ma in tanti ci dicono di provare grande nostalgia per i nostri anni“.