24 Aprile 2024

Antonio Croce rinnova con la Gelbison a 37 anni: “Non ci ho pensato due volte”

Il rinnovo del contratto con la Gelbison dell'attaccante Antonio Croce, gli obiettivi importanti sono ancora tanti

croce gelbison

Ex Inter, quasi 200 gol tra Serie DSerie C, diverse maglie illustri indossate e la voglia, a 37 anni, di continuare a sorprendere ancora. Antonio Croce, attaccante della Gelbison, non si ferma neanche adesso: ha rinnovato il contratto con la sua attuale squadra senza esitazioni.

Croce riconferma la Gelbison, il comunicato

E con grandissimo entusiasmo è stato annunciato il rinnovo del contratto dell’attaccante Antonio Croce con la Gelbison. Ecco il comunicato stampa:

Capitan Croce continuerà ad indossare i colori rossoblù!

L’attaccante, a due giornate dalla fine del campionato, ha già deciso. Anche per la prossima stagione indosserà la maglia della Gelbison. Questa pomeriggio dopo la proposta del Presidente Maurizio Puglisi, non ha esitato a firmare il nuovo contratto. Antonio Croce è pronto a continuare il progetto rossoblù“.

Croce: “Ho subito accettato l’invito della Società”

Le sue parole:
Ho subito accettato l’invito della Società a restare anche per la prossima stagione. Abbiamo già raggiunto la salvezza e ora dobbiamo terminare il campionato nel migliore dei modi. Poi ci aspettano importanti obiettivi da raggiungere”.

Nonostante il brutto incidente che ha rischiato di compromettere la sua carriera, l’attaccante non si è fatto fermare da niente e nessuno. Assetato di gol e dalla voglia di continuare a giocare, non ha mostrato la minima titubanza nel riconfermare il contratto con la ormai ‘sua’ Gelbison.

Credit Photo: Gianmarco Palladino, profilo Facebook Gelbison

In una nostra precedente intervista esclusiva, l’attaccante ci ha deliziato così: “A volte per scelte di vita ho preferito rimanere vicino casa e rinunciare ad alcune squadre di C al nord. Mi sento ancora vivo, posso dare tanto e chissà, magari viene fuori anche qualche record. Finché mi chiamano perché devo smettere? Faccio ciò che amo. Poi vorrei rimanere in questo mondo perché ci sono nato. Io a 5 anni andavo a scuola calcio da solo. Sono cresciuto in una famiglia normale, non benestante. A 7 anni dissi al presidente della scuola calcio ‘non posso più venire perché non ho i soldi per pagare iscrizione e kit’. Lui credeva già in me e mi rispose ‘vieni lo stesso e non paghi, ma non dire nulla’. Quindi ho continuato ad andare da solo. Già dagli esordienti segnavo 30 gol a campionato. Feci circa 150 gol solo nel settore giovanile e la Vis Pesaro mi prese nella Berretti. Anche lì andò molto bene“.