Acireale, Di Mauro conferma l’addio: “Non iscriverò la squadra. Offerte entro il 10 giugno”

La nota del presidente dell’Acireale Giovanni di Mauro sul futuro del club
Il futuro dell’Acireale è appeso a un filo. Dopo mesi di incertezze, il presidente Giovanni Di Mauro ha rotto ogni indugio, annunciando la volontà di non iscrivere la squadra al prossimo campionato di Serie D.
Una decisione che era nell’aria da tempo, ma che adesso si fa definitiva: “Non ci sono le condizioni per continuare. Se non arrivano offerte concrete entro il 10 giugno, non iscriverò la squadra”, ha dichiarato senza giri di parole.
Una presa di posizione netta, maturata nel corso di una stagione segnata da forti tensioni. Fino allo scorso anno, la società era guidata da una doppia presidenza e appariva più strutturata, ma un duro scontro interno tra soci ha provocato una frattura insanabile e l’uscita di scena di diverse figure dirigenziali. Da quel momento, Di Mauro è rimasto l’unico punto di riferimento, ma anche il bersaglio di una contestazione continua che, con il passare dei mesi, si è trasformata in indifferenza da parte di larga parte della tifoseria.
Parole, quelle di Di Mauro, che fotografano la situazione con drammatica chiarezza. Il presidente ha più volte espresso l’intenzione di cedere il titolo, con gli imprenditori interessati chiamati ora a farsi avanti.
Acireale, scadenza 10 giugno: il tempo stringe
Il termine ultimo per presentare offerte è fissato al 10 giugno. In caso contrario, l’Acireale scomparirà dal panorama nazionale. Si attendono a questo punto mosse importanti da parte del sindaco Roberto Barbagallo, che nei prossimi giorni potrebbe scendere in campo in prima persona per favorire una svolta, anche su sollecitazione di parte della tifoseria, tornata a farsi sentire nelle ultime ore.
Nel frattempo, l’attesa è tutta per chi, nel corso della stagione, si era avvicinato alla causa granata con presunte manifestazioni di interesse rimaste però senza esito. Le porte sono aperte, ma il conto alla rovescia è iniziato.

Il comunicato di Giovanni di Mauro
“So che una parte della tifoseria è stata vicino alla squadra e alla Società fino alla fine – ha dichiarato – e sono contento delle attestazioni di affetto mostrate, ma non posso ignorare né quello che è accaduto all’inizio della stagione e a stagione in corso, né quanto accaduto domenica, quell’episodio terribile che mi ha portato a dire che noi ci siamo salvati, ma una parte della Curva Sud è retrocessa. Come si fa a dire che sarebbero stati loro a salvare la squadra quando poi, nel momento più difficile dell’intera stagione, il momento in cui i calciatori in campo sembravano sbandati e avevano bisogno davvero di sostegno più di ogni altra cosa, quei tifosi lì hanno metaforicamente calpestati con cori minacciosi e con insulti? Come si fa? Avrei capito la contestazione dopo una sconfitta, ma questo letterale abbandono in corso è davvero ingiustificabile.”
“Per questo – continua di Mauro – io ribadisco la mia volontà di vendere, ma se continuerà così, se nessuno si farà avanti, se gireranno solo voci di fantomatiche cordate, fantomatici investitori internazionali che da mesi qualcuno vuole propinare come soluzioni senza rendersi conto che questo è il male del calcio, vedremo il sipario calare sulla Società Sportiva Dilettantistica Città di Acireale 1946, perché alla luce di tutto questo io, con dolore, non effettuerò l’iscrizione al prossimo campionato.”