Abete: “Valorizzare i giovani è l’impegno della LND, ma i Sinner non nascono tutti i giorni”

Le parole del presidente della LND ai microfoni di Adnkronos
Il tema della valorizzazione dei giovani nel calcio dilettantistico italiano torna al centro del dibattito con le parole di Giancarlo Abete, presidente della Lega Nazionale Dilettanti. Intervistato dall’Adnkronos, Abete ha sottolineato l’impegno quotidiano della LND nel promuovere il talento giovanile, pur evidenziando come non sia semplice scoprire giocatori in grado di fare la differenza a livello internazionale.
Secondo Abete, la valorizzazione dei giovani non riguarda solo la scoperta del talento, ma anche la costruzione di un percorso strutturato che permetta ai ragazzi di crescere in maniera costante. La LND punta a offrire strumenti, programmi di formazione e opportunità di confronto con realtà professionistiche, così da favorire il passaggio dal dilettantismo al professionismo e dare concrete possibilità ai calciatori più meritevoli.
L’evento “LND Quarto Tempo – L’Innovazione del Calcio Dilettantistico”, in programma a Ferrara dal 23 al 25 ottobre, sarà l’occasione per approfondire queste tematiche. Durante l’iniziativa verranno analizzate le strategie adottate dalle rappresentative dilettantistiche italiane al fine di capire come ottimizzare percorsi formativi e metodologie di allenamento.
Abete ha inoltre evidenziato come il percorso di un giovane calciatore non sia mai lineare: le generazioni si differenziano per talento e capacità, e non sempre è immediato imbattersi in giocatori in grado di fare la differenza a livello internazionale. Di seguito, riportiamo le sue parole.

Abete: “Ci sono generazioni più talentuose di altre”
Di seguito, riportiamo le dichiarazioni rilasciate dal presidente della LND Giancarlo Abete ai microfoni di Adnkronos: ““Valorizzare i giovani? E’ uno degli impegni quotidiani della Lnd. In ‘Quarto Tempo faremo anche un confronto tra la realtà del club Italia e le nostre rappresentative. Tutto questo visto che noi abbiamo un pò la struttura delle rappresentative similare a quella del club Italia e abbiamo un numero crescente di giocatori che ogni anno salgono dal dilettantismo al professionismo. Ma ci sono generazioni che sono in qualche modo più talentuose di altre.
Conclude poi: “Ci sta una situazione in cui non è che tu ti ritrovi da un momento all’altro il giocatore che ti fa la differenza a livello internazionale, i Sinner non nascono tutti i giorni…”.