Viareggio-Lucchese, un derby tra calcio e rivoluzione

Credit: Gazzetta Lucchese-Viareggio Calcio
Viareggio e Lucchese tornano a sfidarsi a quasi 14 anni di distanza dall’ultima volta: si ritroveranno allo stadio dei “Pini” per la sesta giornata del girone A di Eccellenza toscana.
5301 giorni. Tanto è passato dall’ultima volta in cui Viareggio e Lucchese si sono sfidate. Il contesto è cambiato, dalla Lega Pro all‘Eccellenza, mentre le ambizioni sono rimaste praticamente intatte. Due città divise da appena 30 chilometri, racchiuse all’interno di un’unica provincia, quella di Lucca. Così diverse, così simili.
Per capire la forma, e la sostanza, di questa partita, bisogna però fare un passo indietro, tornando a più di 100 anni fa, quando da un derby nacque addirittura una Repubblica. Sì, avete capito bene. Era il 2 maggio 1920, in campo c’erano lo Sporting Club Viareggio e l‘Unione Sportiva Lucchese. Un appuntamento che ha segnato un prima e un dopo nella storia di questo match.
La gara è tesa, al fischio finale scoppia il caos. Rissa in campo tra le due squadre, raggiunte sul campo in pochi minuti dagli spettatori presenti sugli spalti. In mezzo alla confusione generale viene esploso un colpo, che ferisce mortalmente il guardalinee viareggino Augusto Morganti. Preludio delle ‘giornate rosse’, la scintilla che fece esplodere definitivamente la rabbia della popolazione in un contesto di lotte operaie.
In città, quindi, le proteste e le contestazioni prendono il sopravvento, scoppia la rivolta. Viene assediata la caserma dei carabinieri, e verso sera viene proclamata invece la “Repubblica di Viareggio”. Serviranno quasi tre giorni di trattative per riportare la situazione alla normalità.
Attesa
Da quel 1920 sono ormai trascorsi anni, e secoli, ma le emozioni e le ansie che si nascondono all’interno di questa sfida sono sempre le stesse. L’ultima volta fu nel 2011, tra le due squadre finì in parità. Tra i bianconeri c’era in campo un giovane Carlo Pinsoglio, mentre i rossoneri erano guidati da Favarin, il contesto era quello della Lega Pro. E come in ogni derby che si rispetti non sono mai mancate le fusioni di storie e di simboli. Tra questi, ovviamente, c’è Marcello Lippi.
L’ex CT della Nazionale, viareggino doc, ha chiuso la sua carriera da calciatore indossando proprio la maglia della Lucchese, poco prima di un passaggio anche sulla panchina rossonera. Più di 60 precedenti tra le due squadre, mentre l’ultima vittoria degli ospiti allo stadio dei “Pini” risale addirittura al 1956. Entrambe, durante le ultime stagioni, hanno affrontato momenti bui e ripartenze, alternate a qualche sorriso. Ora, dopo una lunga attesa, sono pronte a ritrovarsi.

Presente
Il girone A di Eccellenza toscana ha messo nuovamente in contrapposizione le ambizioni di Viareggio e Lucchese, candidate alla vittoria finale. I primi sono ripartiti da qualche certezza in più, accompagnate dal romantico ritorno a casa: lo stadio dei “Pini“. L’impianto cittadino è infatti tornato a respirare calcio dopo ben sette anni. Un nuovo inizio.
Dall’altro lato, invece, c’è una squadra che, dopo essersi leccata le ferite, è ripartita da un nuovo progetto. La mancata iscrizione in Serie C, dopo la salvezza incredibile nel playout contro il Sestri Levante, e la nuova veste nel massimo campionato dilettantistico regionale. Un solo punto divide le due squadre, attualmente posizionate tra il secondo e il terzo posto in classifica. Equilibrio e voglia di sorpassi, una storia divisa a metà tra calcio e rivoluzione.