Home » Grinta e resilienza, Matteo Montinaro: “Ho voglia e rabbia, pronto a tornare in campo”

Grinta e resilienza, Matteo Montinaro: “Ho voglia e rabbia, pronto a tornare in campo”

Matteo Montinaro Bisceglie

Credits: Emmanuele Mastrodonato, Bisceglie Calcio

Matteo Montinaro, centrocampista classe 1996 ex Manfredonia, Monopoli, Lecce e Bisceglie, tra le altre si è raccontato ai nostri microfoni

Una carriera ricca di soddisfazioni, una vita spesa nella sua regione: la caldissima ed entusiasmante Puglia, tra Serie C, Serie D e giovanili del Lecce. Adesso, Matteo Montinaro è svincolato ma pronto a rimettersi in gioco, con la grinta e la resilienza di chi non ha mai smesso di mollare.

Nell’ultima stagione ha indossato le maglie di Brindisi e Manfredonia. Con quest’ultimo club, è arrivata una grandissima soddisfazione: la salvezza in Serie D. Un sentimento mai provato, vista l’abitudine del calciatore a giocare in squadre di vertice: “È stata una un’emozione bellissima. Sinceramente non mi ero mai trovato in una situazione del genere, non avevo mai giocato in una squadra che lottava per la salvezza e non pensavo potesse essere così emozionante. Il fischio finale è stata una liberazione dopo tantissimi sacrifici”.

Nel corso della sua carriera ha ricoperto diversi ruoli. Diventando un calciatore utilissimo per qualsiasi allenatore: “Dall’inizio fino ai vent’anni ho giocato come esterno di attacco, poi, però, mi sono trovato benissimo come mezzala sinistra, un ruolo che sento mio. Nell’ultima stagione, però, per necessità ho dovuto giocare sulla mediana e non mi è dispiaciuto, anzi. Chiaramente mi sono dovuto abituare a uno stile di gioco diverso: è chiaro, quando lotti per la salvezza è importante ogni dettaglio”.

Dopo aver disputato un’ottima stagione, però, Montinaro si ritrova svincolato, nonostante in passato abbia già dovuto superare altri problemi, come un infortunio al ginocchio che lo ha tenuto fermo per diverso tempo: “Lo ammetto, è una brutta sensazione. Soprattutto dopo tanti sacrifici e dopo un’annata nella quale mi ero riscattato ed avevo trovato nuova linfa e minuti in campo. La rabbia è tanta, ma anche la voglia di tornare in campo. Mi manca tutto, dallo spogliatoio all’ansia prepartita. Aspetto la chiamata giusta per rimettermi in gioco.”

Matteo Montinaro Bisceglie interna
Credits: Emmanuele Mastrodonato, Bisceglie Calcio

Matteo Montinaro: “Bisceglie e Monopoli due parentesi bellissime”

La carriera di Matteo Montinaro in Serie C inizia con la maglia del Bisceglie, dopo aver vinto la Serie D con il club neroazzurro: “Sono rimasto molto legato al Bisceglie. È stato bello proseguire il percorso in Lega Pro dopo la vittoria del campionato di Serie D. Siamo arrivati a pochi punti dai playoff da neopromossi, avevamo una squadra fortissima piena di calciatori come Partipilo, Giron e molti altri”.

Successivamente, passa al Monopoli, club in rampa di lancio e con un allenatore in grado di dettare legge su qualsiasi campo, Giuseppe Scienza: “La squadra era fortissima, Scienza sul campo era un condottiero vero. Mi piaceva l’intensità del gioco, degli allenamenti. Abbiamo dato fastidio a chiunque quell’anno, nonostante la presenza di squadre più blasonate come il Catania. Sono cresciuto tanto come calciatore al Monopoli”.

“Vestire la maglia del Lecce da leccese e tifoso non ha prezzo”

Un giovanissimo Matteo Montinaro ha esordito nel Mondo del calcio con la maglia del Lecce. Dai nove ai diciannove anni, quel sogno è stato raggiunto, permettendo ad un ragazzo della città di vestire i propri colori: “Per un ragazzo di Lecce, giocare nella squadra della propria città penso sia la massima aspirazione, per me è stato un sogno. Ho vissuto tutta la mia infanzia e la mia adolescenza con i colori giallorossi, è stato un onore. Poi, tralasciando l’aspetto sentimentale, ho avuto la fortuna di giocare contro club come Juventus, Roma, Lazio, abbiamo fatto tornei bellissimi”.

“Affrontare, invece, il Lecce da avversario è stato assurdo, bellissimo. C’era tanta gente che mi conosceva sugli spalti al Via Del Mare. Un match del genere è già carico di tensione. Immagina doverlo affrontare da leccese, ex e tifoso del Lecce: mi ha dato una carica immensa”.