Il Gela ritrova il sorriso: zona playoff nel mirino
Crediti foto: Davide Gerbino
Il successo casalingo contro l’Enna ha restituito consapevolezza ed autostima all’organico biancazzurro agli ordini di Gaspare Cacciola.
La vittoria tutto cuore di domenica scorsa contro l’Enna dinanzi al proprio pubblico ha regalato al Gela ed a tutta la città grande entusiasmo. Un successo di rabbia che, paradossalmente, ha trovato il suo punto di svolta nell’espulsione rimediata da Aperi, che ha lasciato i padroni di casa in inferiorità numerica.
Proprio in quel momento lì, come contro il Messina, la rosa si è unita e ricompattata e ha vinto l’incontro, prima nella propria testa e successivamente sul campo. Al 77′ è stato espulso l’attaccante e, appena tre minuti dopo, Vincenzi ha permesso al Gela di riportare avanti il muso con un fendente su cui l’estremo difensore avversario non è riuscito ad arrivare. A chiudere l’incontro, poi, il rigore impeccabile calciato da Sarao.
Proprio da quell’unione e da quella rabbia il Gela vuole ripartire per riprendere il proprio cammino con serenità e fiducia, con la mente proiettata verso dei playoff che non sembrano affatto irraggiungibili, visti i percorsi incerti della maggior parte delle squadre militanti nel girone I.
Questa domenica i biancazzurri saranno ospiti di un’altra neopromossa, il Milazzo, nono in classifica ad una sola lunghezza da Sarao e compagni.
L’inizio da big ed il filotto negativo
La fase iniziale del campionato ha inevitabilmente esaltato i tifosi biancazzurri, estasiati dalla propria squadra. Dieci punti nelle prime quattro e Gela imbattuto contro squadre del calibro di Savoia, Ragusa, Messina e Vigor Lamezia. A far innamorare i tanti sostenitori, per altro, sono le prestazioni corali dei biancazzurri, che giocano con estrema scioltezza e spensieratezza.
Sull’ostico terreno di gioco del “Valentino Mazzola” di San Cataldo, però, le cose prendono una piega diversa. Tonfo dei gelesi e successo verdeamaranto. Com’è giusto che sia, però, si è tirata una riga e si è ripartiti. La settimana dopo l’esito non è cambiato, al cospetto dell’attuale capolista Nuova Igea Virtus. Altro passo falso e tifoseria che ha iniziato a preoccuparsi, più per le prestazioni e gli approcci alle gare che per i risultati in sé. Il risultato nella sfida contro gli acerrimi nemici dell’Acireale è lo stesso della domenica precedente. Gela sconfitto 2-1 dai rivali, che hanno brindato al primo successo stagionale nel segno di Angelo Rechichi, difensore gelese. La domenica successiva altra disfatta, stavolta contro l’Athletic Palermo. Quarto insuccesso consecutivo, secondo di fila interno e prestazione anche peggiore delle precedenti. Quello che i tifosi biancazzurri sperano sia un crocevia arriva, quattro giorni fa, contro i gialloverdi dell’Enna, a giudicare dalla classifica inferiori sulla carta rispetto alle quattro squadre in grado di mettere in ginocchio il Gela. A convincere, però, è la prestazione decisa dei locali, che hanno lottato per vincere dall’inizio alla fine. Al triplice fischio, il pubblico ha meritatamente applaudito gli uomini scesi in campo.

Il Gela punta la zona playoff, distante appena due punti
Il girone I è immensamente equilibrato e ad avvalorare questa tesi ci pensa il distacco fra il Gela e la zona playoff. Ai biancazzurri, nonostante il filotto di quattro sconfitte consecutive, è bastato un solo successo per ritrovarsi nuovamente lì davanti, a ridosso della zona nobile della graduatoria, distante adesso due punti. Il privilegiato posto in vetta per volare in Serie C, invece, è lontano cinque lunghezze.
Il calendario del mese di novembre è a dir poco insidioso, all’apparenza più di quello di ottobre. Tra il 2 ed il 30 novembre, Sarao e compagni saranno impegnati contro Milazzo, Sambiase, Paternò, Nissa e Reggina. Tutte squadre attualmente fuori dalla zona playout – fatta eccezione del Paternò – e pronte a dare battaglia agli uomini di Cacciola, che con ritrovato entusiasmo sono pronti a scendere in campo e vendere cara la pelle al fine di far divertire la propria piazza.
