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Licata, Romano suona la carica: “Due partite per raggiungere l’obiettivo”

L’allenatore dei siciliani del Licata, Giuseppe Romano presenta la sfida di campionato con la Nissa, l’ultima della regular season nel Girone I

Meno di ventiquattro ore separano il Licata dal proprio destino.

Nonostante la certezza aritmetica della partecipazione ai playout nel Girone I di Serie D, i gialloblù hanno ancora un obiettivo da inseguire: vincere a Caltanissetta contro la Nissa – domani alle ore 15:00 – e sperare in risultati favorevoli dagli altri campi per poter giocare lo spareggio salvezza tra le mura amiche del “Liotta”.

Alla vigilia del match, ai microfoni di Lanterna TV ha parlato l’allenatore del Licata, Giuseppe Romano, che ha fatto il punto sul momento della squadra, tra considerazioni tattiche e un lavoro mirato soprattutto all’aspetto mentale.

“Abbiamo lavorato innanzitutto beneesordisce Romano -, consapevoli che mancano due partite alla fine – perché c’è l’ultima di campionato domenica e poi ci sarà quella del playout. Dobbiamo capire come sarà questo playout, se giocheremo in casa o fuori casa. Però la squadra ha lavorato bene, abbiamo lavorato più che altro su quello che è l’aspetto mentale, perché dobbiamo essere pronti per fare un finale di campionato positivo. Speriamo di riuscire ad ottenere l’obiettivo prefissato a inizio stagione”.

Nissa-Licata, Romano: “In una partita secca, il fattore campo conta poco”

“Ognuno si gioca la propria partita per cercare di onorare il campionato nel migliore dei modi.” Guai quindi, a pensare che la Nissa sia un’avversaria facile da affrontare. Questo, il messaggio di Romano: “Sappiamo che è una partita difficile, perché abbiamo di fronte una grande squadra, una squadra che ad inizio stagione era orientata su un’altra classifica, ma conosciamo le qualità che ha dentro”.

Un commento poi, sul fattore campo. Il Licata infatti come anticipato, potrebbe ancora sognare di difendere la categoria tra le mura amiche del ‘Liotta’: “Considerazioni sicuramente ne faremo e ne facciamo: sugli assenti, sul far rifiatare qualcuno per i playout, sui diffidati. Se dovessimo affrontare la partita in casa o fuori casa cambia poco, perché è una partita secca. In una partita secca non c’è il fattore campo. Si può chiaramente giocare la partita per una questione anche di attenzione, di nervi, di tranquillità e di concentrazione”.

ll Licata si prepara dunque a vivere due settimane decisive: prima l’ultimo sforzo per provare a garantirsi il play out casalingo, poi lo spareggio per restare in Serie D. Con la consapevolezza di dover dare tutto, a prescindere dal campo in cui si giocherà.

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