Aspettando la chiamata giusta. Scuotto: “Girone H equilibrato fino alla fine. Ho grande voglia di tornare”

Credits: Emmanuele Mastrodonato
Nell’intervista ai nostri microfoni, il DS Livio Scuotto ha pronosticato il girone H e, tra aneddoti e speranze, ha descritto la sua voglia di tornare sui campi
Livio Scuotto è un nome che non ha certo bisogno di presentazioni nel panorama calcistico: come DS è arrivato a lavorare anche in C, ma è considerato uno dei migliori operatori di mercato dell’intera Serie D. Si tratta di un uomo di campo, di grande personalità, con tanta grinta e che è stato sempre apprezzato nelle piazze in cui è stato.
Scuotto ha iniziato il suo percorso da direttore in Serie D con l’Afragolese, per poi passare al Giugliano, al Bisceglie in C per un anno e mezzo, prima di fare ritorno in rossoblù, per poi ottenere una straordinaria salvezza al Manfredonia, che l’ha portato a un rinnovo biennale, prima di essere esonerato lo scorso anno, rimanendo, però, sotto contratto con i biancazzurri fino al 2026.
In attesa che si risolva questa vicenda e aspettando di trovare un accordo con un altro club, il DS Scuotto ha concesso noi un’intervista, in cui ha analizzato il girone H: “Il girone H è un girone complicato e difficile, con tante squadre ben attrezzate e penso che sarà equilibrato fino alla fine“.
Le top di Scuotto: “A spuntarla sarà una di loro”
Difficile parlare di una squadra maggiormente favorita rispetto alle altre, ma il direttore ha le idee chiare: “A spuntarla sarà una tra Fasano, Barletta, Fidelis Andria, Virtus Francavilla, Sarnese, Heraclea e Martina. Chi è partito meno bene tra queste può ancora dire la sua per il titolo, anche a seconda di come arriveranno al calciomercato invernale e di come saranno capaci di rinforzarsi”.
Scuotto ha descritto la partenza di alcune di queste squadre, mettendone in luce note positive e negative: “Il Fasano, in queste prime partite, ha mantenuto le aspettative, mentre il Barletta sta facendo un po’ di difficoltà: è stato sfortunato tra infortuni ed espulsioni, ma quando giochi per una piazza del genere, hai l’obbligo di vincere. Stesso discorso vale per una piazza come Andria che, nonostante abbia lavorato sotto traccia, deve provare a vincere il campionato. Così come Virtus Francavilla e Sarnese, che hanno due presidenti importanti e che vogliono il titolo dopo tutti gli investimenti fatti. L’Heraclea, dal canto suo, è una grandissima società con delle ambizioni importanti. Il Martina, invece, anche con il cambio allenatore, ha mantenuto la sua ossatura: oltre ai giocatori con esperienza, la società ha saputo scegliere bene dei giovani forti da aggiungere“.

Scuotto sulla lotta salvezza: “Uscirà fuori qualche sorpresa”
Secondo il direttore, se quelle squadre nominate prima sono le prescelte per giocarsi il titolo, al tempo stesso tutte le altre saranno impegnate nella fitta lotta per non retrocedere: “Per quanto riguarda la lotta salvezza, a parte le sette squadre che ho nominato prima, tutte giocheranno per il mantenimento della categoria, poi sicuramente tra loro uscirà qualche sorpresa, perché sono quasi tutte ben attrezzate, ma sarà anche importante il modo in cui affronteranno il calciomercato a dicembre”.
Tra loro, però, c’è una che ha approcciato benissimo questa stagione: “Per ora, la grande sorpresa è il Francavilla, che a inizio stagione si è posta la salvezza come obiettivo, ma ha dei giocatori che alzano il livello, come Michele Ferrara e Antonio Croce, entrambi con tanti anni di esperienza anche in Serie C, e, al momento sta facendo un gran campionato”.
La voglia di calcio di Scuotto: “Ho grandi stimoli”
Quando si è abituati a stare sempre intorno a un ambiente calcistico, non è facile restarne lontano per così tanto tempo, ma il direttore Scuotto è in attesa della chiamata giusta: “Sono sotto contratto fino al 2026 con il Manfredonia, ma in estate ho avuto contatti anche con altre società. Nessuna di loro mi ha convinto pienamente, ma aspetterò una chiamata da una piazza dove ci sono le condizioni giuste e dove si fa calcio nel modo che piace a me“.
Nell’attesa che la chiamata arrivi, questo è il suo appello: “Ho grandi stimoli, grande fame e tanta voglia di tornare a respirare l’aria dello spogliatoio, del campo e a vivere l’adrenalina della partita. Sono sempre stato sui campi da calcio da quando sono nato: l’ho vissuto da calciatore e da dirigente e stare lontano fa male, perciò spero che qualcuno si ricordi di me e di ciò che ho fatto come direttore“.

Tra grandi risultati e talenti scoperti: “Ho lanciato dei giocatori importanti”
Il direttore Scuotto è stato in piazze blasonate e, anche senza grandi disponibilità economiche, il suo ottimo lavoro gli ha permesso di avere una nomina importante: “Ho dimostrato le mie qualità in grandi piazze e, anche con budget limitati, ho sempre ottenuto risultati importanti, tanto che gli addetti ai lavori delle squadre in cui sono stato hanno sempre parlato di me come uno dei migliori direttori sportivi in Campania“.
Una delle sue capacità migliori è quella di osservare e lanciare dei giovani o dei ragazzi in periodi delicati, prendendoli a pochi soldi dai campionati dilettantistici e portandoli ad avere un valore molto più alto tra i professionisti: “Ho scoperto dei giocatori importanti, facendo dei lavori straordinari con loro. Ce ne sono tanti di giovani sparsi in giro per l’Italia che ho preso dal nulla e ho valorizzato, ma, per non dilungarmi molto, riporterò solo le storie di Emmanuele Esposito, Edoardo Vona, Antonino Musso e Maxime Giron.
Esposito l’ho presentato a Picerno come uno dei migliori talenti in Campania e ha fatto, poi, la fortuna dei rossoblù, contribuendo a portarli dall’Eccellenza alla Serie C e diventandone capitano. A Bisceglie, in C, ho preso Vona, che da quella stagione si è consacrato in terza serie, dopo diversi anni in D. Sempre qui ho fatto rinascere Musso, che veniva da un periodo complicato, ma, da lì in poi, ha sempre fatto bene. Con Giron ho fatto un capolavoro: stava per lasciare il calcio per andare a fare il falegname, quando un giorno l’ho chiamato e gli ho detto di venire con me a Bisceglie. Da quel momento, ha sempre fatto bene in C anche con altre maglie importanti, come Palermo, Crotone e ora Trapani e ancora oggi mi ringrazia di questo“.

Scuotto duro: “Nel calcio di oggi girano raccomandati. Sono arrivato in C senza aiuti di nessuno”
Nella visione del DS Scuotto, nel calcio di oggi, spesso, le priorità sono i soldi e gli interessi personali: “Il mondo del calcio oggi è malato perché girano dirigenti che capiscono poco, ma che vengono scelti solo perché portano sponsor o perché sono raccomandati. I presidenti devono capire che devono avvalersi di gente competente, in modo che torni a prevalere la meritocrazia“.
In chiusura d’intervista, Scuotto ha affermato quali sono i valori che ha sempre portato e sempre porterà durante i suoi incarichi: “Io sono arrivato a fare il direttore in Serie C senza che nessuno mi regalasse nulla. Ho sempre avuto voglia di lavorare h24 per il rispetto nei confronti della piazza e del blasone delle società in cui sono stato. Ho sempre dato tutto me stesso, con grande professionalità, prendendomi le responsabilità delle mie scelte. Ovunque sono stato, ho sempre messo a servizio la mia esperienza e le mie competenze, così come farò quando arriverà quella chiamata che tanto aspetto“.