Home » Ferrandina, il club manager Novelli: “Abbiamo fatto qualcosa di importante. Non conta il budget, il giudice supremo è il campo”

Ferrandina, il club manager Novelli: “Abbiamo fatto qualcosa di importante. Non conta il budget, il giudice supremo è il campo”

L’intervista di Seried24.com al club manager della Ferrandina Salvatore Novelli

Nel calcio di oggi, dove spesso a fare notizia sono i grandi budget e i nomi altisonanti, ci sono storie che dimostrano come la passione e una buona organizzazione possano fare la differenza. È il caso del Ferrandina, squadra che ha stupito tutti nella Coppa Italia di Serie D eliminando Barletta e Fidelis Andria. Dietro a questa impresa c’è la mano di Salvatore Novelli, club manager che da anni si distingue per la sua visione.

Novelli non è nuovo a miracoli sportivi. La sua carriera è costellata di intuizioni vincenti, come quella che lo portò a credere in Ismael Cajazzo, oggi punto di forza del Casarano. La soddisfazione di scoprire giovani sconosciuti e vederli emergere è il filo conduttore del suo lavoro: “La differenza in questo girone la fanno gli under” racconta, sottolineando quanto creda nel talento fresco come leva per sorprendere e crescere.

L’attuale progetto Ferrandina nasce da basi solide e da una filosofia chiara: lavorare sull’identità del gruppo, puntare sull’equilibrio tra esperienza e gioventù, e mantenere sempre i conti in ordine. Nonostante le difficoltà di un girone H tra i più duri dell’intera Serie D, Novelli guarda avanti con realismo e ambizione, convinto che la cura dei dettagli e la compattezza possano permettere alla squadra di affrontare “muraglioni e iceberg” con la mentalità giusta.

Ai nostri microfoni Novelli ha raccontato i segreti di questa realtà emergente, l’entusiasmo che anima il gruppo e la determinazione che guida la società. Una chiacchierata che restituisce l’immagine di un professionista lucido ma innamorato del suo lavoro, capace di credere nei giovani e di trasmettere a un’intera squadra la voglia di non porsi limiti. Perché il Ferrandina non è solo un club: è una scommessa, un progetto, una sfida che sta già lasciando il segno.

Novelli: “In Coppa Italia abbiamo fatto qualcosa di importante, il Barletta ha un budget importantissimo”

Dopo le imprese in Coppa Italia, con le sorprendenti eliminazioni di Barletta e Fidelis Andria, Novelli non nasconde l’orgoglio per quanto costruito finora: “Abbiamo fatto qualcosa di importante. Non credo che Barletta e Fidelis Andria volessero partire male in Coppa Italia, anche perché a guardare le distinte giocavano con le formazioni titolari. A Barletta, poi, c’è il doppio del budget del Ferrandina. Quello che ci contraddistingue è l’input dato ai calciatori fin dal 21 luglio che è stato il primo giorno di raduno. Abbiamo voluto radunarci almeno una settimana, 10 giorni prima, proprio perché son tutti nuovi. Sono ragazzi che devono conoscersi, e dovevamo conoscerci tutti assieme, staff per primo perché siamo tutti nuovi e consapevoli delle difficoltà del girone H.

“Il raggruppamento H è forte ogni anno. – dichiara Novelli – Noi sappiamo della nostra dimensione, che dovremmo lottare, sappiamo che andremo a sbattere contro un muraglione, contro degli iceberg, però la nostra forza deve essere la voglia di emergere, la voglia di mettersi in mostra e di competere soprattutto con delle squadre blasonate con un budget completamente differente al nostro. Fino ad adesso abbiamo avuto un ottimo riscontro dall’inizio della Coppa Italia che ripeto lascia il tempo che trova per quanto mi riguarda perché la domenica sarà campionato e magari cambierà tutto. Poi è normale, se io vado a vedere il budget e vado a vedere i nomi delle altre dei componenti delle altre squadre, allora forse c’è un pochino da preoccuparsi, ma alla fine c’è un giudice supremo che io intendo sia il campo ogni domenica“.

Novelli Ferrandina

Sul girone H: “La differenza la fanno gli under”

Dopo aver superato due turni di Coppa Italia, il Ferrandina si prepara a una nuova sfida contro la Fidelis Andria. Novelli ci ha descritto i profili che stanno emergendo tra giovani promesse e innesti di esperienza: “Domenica sarà importante. I ragazzi stanno acquisendo la mentalità del girone H, tanti non l’hanno mai fatto, però vi dico che ce ne sono due o tre che sono veramente interessanti e che possono dire la loro. Tipo Cissè che ha già segnato due volte in Coppa Italia e che arriva dall’Eccellenza con il campionato vinto. Poi un ragazzo che mi sono portato da Enna che è una scommessa, Cristiano Alberto”.

Continua: “Abbiamo trovato il giusto equilibrio tra gioventù ed esperienza. Sono stati fatti degli inserimenti importanti con gente come Sepe che ha esperienza in Serie C, e Ivo Quaranta che viene dall’annata ad Avezzano. Magari l’impatto con le categorie lo si può pagare, però facendo quegli innesti giusti, dando sempre un occhio al bilancio e soprattutto puntando su quei giovani sconosciuti si possono fare tante cose”.

Noi abbiamo il 2007 Maltese che l’anno scorso io avevo prima a Franca In Sinni e poi a Sambiase e l’allenatore lo sta valorizzando tantissimo. Credo fermamente che la differenza in questo girone la facciano gli under. La soddisfazione più grande per me è prendere ragazzi sconosciuti e vederli fare la differenza in Serie D e C. Guardate Cajazzo: un giocatore incredibile, quando aveva 16 anni me lo sono andato a prendere e me lo son portato a Fiuggi. Il primo anno per i primi 6 mesi non ha potuto giocare perché era minorenne. Poi l’abbiamo mandato in Portogallo per formarsi a livello tattico perché era indisciplinato. L’anno dopo invece me lo sono portato a Rotonda, un altro miracolo sportivo. Quando tutti ci dicevano che avremmo fatto 10 punti, ne abbiamo fatti 44 e Ismael fece benissimo. Tutt’ora ci sentiamo tutti i giorni, è rimasto l’affetto” – ci confida Novelli.

“Girone H? Vi dico le mie favorite”

Quando si parla di girone H, Novelli non ha dubbi: le favorite ci sono, ma a fare la differenza non è solo la forza della rosa: “La mia favorita in questo girone H? Vi dico Sarnese e Fasano. Poi Heraclea e Barletta un pochino sotto e poi la Virtus Francavilla. Io ho un’idea prettamente personale che per vincere i campionati di Serie D non c’è bisogno solo di una squadra forte, ma di tantissime componenti che mixate tra di loro ti portano a fare quel salto. E di queste che ho citato c’è una squadra che ha alle spalle a una società con 10 anni di Serie C che è proprio la  Virtus. Un società straordinaria, l’anno scorso ha patito troppo la retrocessione e non è riuscita a fare bene, quest’anno non posso non pensare che non sia protagonista“.

Sugli obiettivi: “Da parte nostra c’è la volontà di fare benissimo. Curiamo tutti i dettagli, massima disponibilità, i ragazzi stanno benissimo, la città ci ha accolto in maniera fantastica, l’amministrazione completamente a disposizione. Il nostro main sponsor che è la famiglia La Carpia, è disponibilissimo a livello di struttura, a livello di logistica. Abbiamo un settore giovanile importante e questi sono tutti fattori fondamentali”. Infine, un accenno al mercato: “Qualche innesto contiamo di farlo ancora entro le prime due tre giornate. Vorremmo puntellare più che altro per allungare un pochino la rosa, per dare al mister la possibilità di poter variare. In 34 partite ci sono infortuni, ci sono squalifiche, quindi vogliamo avere la possibilità di variare a livello tattico. Ma a parte tutto, siamo ben con ben consci e consapevoli di quello che dovrà e potrà essere il nostro campionato“.