“Rivogliamo il nostro Giraud”: il messaggio dal Giappone di Emanuele Filiberto per il Savoia
Emanuele Filiberto, anche se lontano chilometri per lavoro, ci tiene a far sentire la sua voce in merito alla questione stadio
Un messaggio breve, ma carico di significati. Un appello sentito, lanciato dal cuore del Giappone ma diretto dritto all’anima di Torre Annunziata.
È quello che questa mattina ha pubblicato sui social il principe di Savoia, Emanuele Filiberto, presidente onorario della Casa Reale Holding S.p.A.
Nel video, registrato durante una pausa dal suo lavoro in Asia, Emanuele Filiberto si rivolge direttamente alla tifoseria e alle istituzioni locali, con toni fermi e passionali: “Cari tifosi, cara mia Torre Annunziata, dopo tanti giorni di attività lavorativa in Giappone – e anche con una bella soddisfazione per il nostro Savoia – sto godendo qualche giorno di riposo prima di rientrare in Europa. Ma questo non significa non pensare al nostro Savoia“, ha dichiarato all’inizio del messaggio.
Savoia, Emanuele Filiberto: “Stadio entro il 15 giugno”
“Sto seguendo tutti i giorni da lontano la costruzione del nostro staff tecnico per poi fare una squadra importantissima. È fondamentale però che il nostro sindaco ci consegni lo stadio come promesso entro il 15 giugno prossimo. Perché senza una casa sarà tutto, tutto impossibile. Rivogliamo il nostro Giraud.”
Una dichiarazione che suona come un vero e proprio ultimatum all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Corrado Cuccurullo, chiamata ora a rispettare l’impegno preso nelle scorse settimane in merito alla disponibilità dello stadio Alfredo Giraud. L’impianto, infatti, è al centro di lavori di adeguamento.
ll principe Emanuele Filiberto, che fin dal suo arrivo ha mostrato un coinvolgimento diretto e continuo nella vita societaria, ha poi concluso con una promessa e un auspicio: “Questo prossimo campionato sarà l’anno nostro. Sarà l’anno per poter ritornare in alto. Sarà l’anno del grande Savoia. Avanti tutta e avanti Savoia.”
Un grido che suona come un patto tra squadra, tifosi e proprietà, ma che mette anche pressione positiva sul contesto politico-amministrativo. Torre Annunziata ora aspetta: il conto alla rovescia per tornare al Giraud è cominciato.
