Credits: pagina Facebook Nocerina
Il testa a testa con il Casarano e la promozione sfumata. I cambi in panchina e gli innesti del mercato: il 2025 della Nocerina, tra sogni e delusioni.
È tempo di salutare il 2025 e di spalancare le porte al 2026. La fine dell’anno coincide, come spesso accade, con il momento dei bilanci, delle riflessioni e delle analisi. Tra promozioni, retrocessioni, ed esoneri, tra le 162 squadre che popolano la Serie D, una delle più deluse è senza dubbio la Nocerina. Ma facciamo un passo indietro.
Il 26 maggio 2012, allo stadio “Adriatico” di Pescara, va in scena l’ultima giornata del campionato di Serie B 2011/2012. Il Pescara di Zeman trionfa davanti al proprio pubblico, conquistando il primo posto e la conseguente promozione in Serie A. L’altro lato della medaglia è rappresentato dalla Nocerina: l’1-0 infittogli da Immobile, Insigne, Verratti e compagni, condanna i molossi alla retrocessione in Prima Divisione e apre un lungo esilio dal professionismo che dura tutt’oggi.
A seguito di un illecito sportivo, nella stagione 2013/14 i rossoneri vengono infatti esclusi dalla Lega Pro e costretti a ripartire dall’Eccellenza. Tornando ai giorni nostri, a oltre dieci anni di distanza, la Nocerina è ancora alla ricerca del ritorno tra i professionisti. Il 2025, in particolare, è stato l’anno dell’illusione per i rossoneri: una promozione lottata e sfumata, seguita da una ripartenza problematica.
La stagione 2024/25 dei molossi si apre infatti nel combattuto girone H di Serie D. In panchina c’è Raffaele Novelli, l’organico è competitivo e l’obiettivo è dichiarato: la promozione in Serie C. Dopo le prime dodici giornate la Nocerina è in testa e imbattuta, trascinata da D’Agostino, Ferrari e Facundo Marquez. A novembre, però, il Martina di Pizzulli infligge ai rossoneri la prima sconfitta stagionale, dando il via a una serie negativa di quattro partite senza vittorie, di cui tre perse. Il ko contro il Brindisi del primo dicembre costa infatti la panchina a Novelli, aprendo la strada del ritorno ad una vecchia conoscenza rossonera.
Al suo posto torna uno dei protagonisti dell’ultima annata in Serie B del 2012: Salvatore Campilongo. Dopo una breve parentesi di due gare nel gennaio di quell’anno, l’allenatore campano, a distanza di oltre dieci anni, si risiede sulla panchina molossa. L’impatto è complessivamente positivo: da dicembre a maggio Campilongo perde una sola partita, restando imbattuto per oltre tre mesi.
Tuttavia, qualche pareggio di troppo impedisce alla Nocerina di riconquistare la vetta, nel frattempo occupata dal Casarano. Trascinati da Loiodice e Malcore, i salentini non mollano più il comando del girone, centrando la promozione in Serie C e relegando i molossi al secondo posto, a quattro punti di distanza. La vittoria nella finale playoff contro il Martina non basta: la Nocerina mastica amaro e vede sfumare ancora una volta il ritorno nei professionisti.
Nuova stagione, stessi obiettivi e stesse ambizioni. Archiviata l’estate, la stagione 2025/26 si apre sulla falsa riga della precedente. L’obiettivo non cambia, ma cambia invece il girone. La Nocerina passa dall’H alla G, dove la rivale principale appare subito evidente, ed è un’altra campana: la Scafatese. Il mercato porta nuovi innesti e conferma un organico di livello. Per l’ennesimo assalto alla Serie C, i molossi puntano su Diop, Kernezo, Giannone e Opoola. L’avvio in campionato, però, è tutt’altro che brillante.
Una sola vittoria nelle prime quattro giornate e l’approccio incerto costa subito la panchina a Campilongo. Al suo posto arriva Francesco Fabiano, allenatore esperto del panorama campano con trascorsi tra Savoia, Scafatese e Afragolese. Anche in questo caso l’impatto sembra positivo: Fabiano infila una striscia di cinque vittorie consecutive che riavvicina la Nocerina alla vetta. Nonostante ulteriori rinforzi di spessore arrivati dal mercato, tra fine novembre e dicembre arriva però un nuovo blackout: quattro gare consecutive senza successi.
Il pareggio contro il Monastir del 14 dicembre segna infatti la fine dell’esperienza sulla panchina molossa anche per l’allenatore di Torre del Greco. Gli ultimi giorni del 2025 in casa Nocerina coincidono così con l’arrivo del terzo allenatore stagionale, Giuseppe Galderisi, e con le dimissioni del direttore sportivo D’Eboli. I rossoneri chiudono l’anno a meno nove dalla capolista Scafatese, con la classifica che lascia ancora margine per rientrare in corsa e inseguire l’agognata promozione.
Per riuscirci, però, serviranno continuità di rendimento e di risultati, qualità che nel corso del 2025 i molossi hanno faticato a trovare. Mentre la tifoseria si interroga se Galderisi possa essere la cura per il gigante rossonero in esilio, la sensazione è che anche il 2026 sarà l’anno dell’ennesima rincorsa al professionismo. Un traguardo che per la Nocerina sembra ormai come l’orizzonte: più ti avvicini e più si allontana.