Ostiamare, 6 su 6: primo posto e De Rossi vola | FOCUS

L’Ostiamare batte il Sora e ottiene la sesta vittoria su sei partite giocate in campionato: il club di De Rossi al primo posto del girone F.
Neanche il tempo di sparare i fuochi d’artificio per l’80esimo anniversario del club, che l’Ostiamare fa sei su sei in campionato e guida il girone F di Serie D. La squadra del patron De Rossi batte per 3-1 il Sora davanti al proprio pubblico e mantiene una distanza di tre punti dall’Ancona.
Allo stadio “Anco Marzio” decidono le reti di Vagnoni, Vianni e Badje, che regalano a D’Antoni il sesto successo consecutivo. I biancoviola fino a questo momento stanno rispettando tutte le aspettative: la dirigenza a guida dell’ex campione del mondo ha lavorato ottimamente in estate: scelte concrete e investimenti mirati, costruendo un organico credibile, e pronto a lottare per il vertice del campionato.
L’obiettivo adesso è chiaro: dare continuità, tenere alta la concentrazione e restare agganciati al sogno promozione.
Ostiamare, dietro non si passa
Oltre alle gesta e ai gol siglati dai biancoviola con i vari Spinosa, El Hadj e Vianni, la mano di D’Antoni si vede specialmente sulla fase difensiva: l’Ostiamare infatti è la miglior difesa del campionato con appena due gol subiti, compreso quello di oggi contro il Sora.
L’obiettivo del club è chiaro: provare a ottenere la promozione in Serie C. E con questo ritmo, il salto di categoria potrebbe rappresentare più di un sogno.

Ostiamare-De Rossi, il segreto dei biancoviola
Ma dietro l’ottimo momento della squadra di D’Antoni c’è un background, un lavoro svolto dietro le quinte: tra le novità più significative volute dalla presidenza di De Rossi infatti, c’è anche l’investimento sulle strutture. L’Ostiamare si è dotata di tre campi di allenamento, rispettivamente in sabbia, terra battuta ed erba naturale. Una scelta precisa, pensata per riportare i ragazzi alle origini del calcio e prepararli ad affrontare al meglio ogni situazione di gioco, anche la più imprevedibile. Un’idea ambiziosa, che unisce tradizione, formazione e modernità.
L’allenatore ha in mano un gruppo affiatato e motivato, l’equilibrio trovato in campo è frutto di un ambiente sereno e ben gestito.