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D’Antoni: “Ostiamare ha un’anima. Qui si può costruire qualcosa di enorme”

D'Antoni Ostiamare (PHOTO CREDITS: Andrea Sorci - @24b.creator)

Intervista al condottiero del momento, David D’Antoni, capolista con l’Ostiamare nel Girone F di Serie D

Otto vittorie su otto. Un cammino netto, quasi irreale, che ha acceso l’entusiasmo di Ostia come non accadeva da anni. L’Ostiamare vola e al timone c’è David D’Antoni, allenatore carismatico e profondo conoscitore del calcio laziale.

Ma al di là dei numeri, c’è un progetto che inizia a prendere forma, un ambiente che si sta ricompattando, un club owner – Daniele De Rossi – presente e determinato. Con l’allenatore abbiamo analizzato questo avvio straordinario e il futuro che si sta delineando.

Partire con otto vittorie consecutive non era affatto scontato. Lo conferma lo stesso D’Antoni:
“Fare 8 su 8 in un campionato così tosto non è facile. È stata una piacevole sorpresa anche per noi, perché sapevamo di aver costruito una squadra competitiva, ma non ci aspettavamo una partenza così forte”.

D’Antoni sottolinea come il vero valore aggiunto sia lo spirito del gruppo: “Quello che i ragazzi stanno cementando dentro lo spogliatoio va oltre le vittorie. È la parte più importante, quella che resta e che costruisce identità”.

Una piazza che vuole rinascere: Ostia

D’Antoni ha allenato in molte piazze del Lazio, ma Ostia ha un significato speciale: “Ostia con questa proprietà è una cosa molto importante per me perché credo che si possa creare qualcosa di veramente duraturo. Negli ultimi anni questa città ha sofferto, tra chiusure dello stadio e mancanza di continuità. Ora abbiamo l’occasione di riaccendere una passione popolare”.

La risposta del pubblico è già visibile: “Domenica è stata una bellissima giornata, c’erano tantissime famiglie e tanto entusiasmo. Vedere quella partecipazione ci ha dato un’energia enorme”.

Ostiamare D'Antoni

Da De Rossi ai giovani fino al sogno Serie C dell’Ostiamare: D’Antoni a cuore aperto

Al vertice del club c’è Daniele De Rossi, campione del mondo e ora proprietario. La sua figura è centrale nel progetto e D’Antoni non ha dubbi: “Il patron è sempre con noi, ed è un’arma importantissima. È maniaco dei dettagli, e questo ci rende orgogliosi. Sentire una figura come lui così vicina ci dà responsabilità ma anche entusiasmo”.

Il rapporto tra i due è basato su enorme rispetto reciproco: “Parliamo quasi tutti i giorni. Il suo rispetto nei miei confronti è incredibile, ed è un grande motivo di crescita”. In un calcio spesso inquinato da ingerenze, all’Ostiamare vige un principio fondamentale: ognuno ha il proprio spazio. “La prima idea trasmessa dal presidente è stata questa: massimo potere al direttore e massimo potere all’allenatore nelle rispettive competenze. Sembra banale, ma oggi è rarissimo. Ed è uno dei segreti del nostro avvio”.

La rosa dell’Ostiamare è tra le più giovani della categoria, eppure sta dominando:
“Non sempre siamo stati migliori dell’avversario, ma lo spirito dei ragazzi è andato oltre. Stanno crescendo tantissimo, anche i 2008 come Niccolò Felici che domenica scorsa ha fatto gol. Questo dimostra la forza del progetto”.

E quando gli chiediamo se si sente l’uomo giusto per entrare nella storia del club, D’Antoni risponde con lucidità: “Messaggi particolari dobbiamo darli in campo. Mi auguro di far parte della storia di questa società. Tutto quello che abbiamo fatto lo abbiamo costruito con lavoro, sacrificio e unione. Ed è quello che dobbiamo continuare a fare se vogliamo coltivare il nostro sogno”. L’Ostiamare oggi non è solo la capolista del Girone F. È un’idea. È un progetto. È un sentimento che sta tornando a pulsare. E D’Antoni, con la sua leadership pacata ma determinata, ne è il condottiero assoluto.

A cura di Giuseppe Vignola e Alessandro Palmigiani.