Aliú: “A Legnago bel progetto con tanti giovani. Vogliamo restare in alto”
Crediti foto: Facebook Legnago
La nostra intervista a Grasjan Aliú, attaccante e capitano del Legnago, nonché uno degli attaccanti più forte di tutta la Serie D
“Dove ho trovato la forza di continuare a giocare dopo tre crociati rotti? Forse non lo so neanche io (ride, ndr). Di sicuro io ho sempre avuto tanta fame e passione, voglia di arrivare, senza mai arrendermi. Fortunatamente poi dopo questi infortuni di Este, il mio corpo ha sempre risposto bene e non ho mai più avuto problemi.” Si presenta così ai nostri microfoni Grasjan Aliú, attaccante classe 1989 in forza al Legnago, ambizioso club del girone C.
L’esperto centravanti ha bisogno di poche presentazioni. Aliú è da una decina di stagioni l’attaccante principe del raggruppamento del Nord-Est, nonché uno dei bomber più prolifici di tutta la Serie D che in carriera ha vestito le maglie di Campodarsego, Adriese, Trento, Desenzano, Union Clodiense e Treviso. In estate ha scelto di sposare il progetto del Legnago, club retrocesso dalla Serie C, desideroso di ripartire con coraggio ed entusiasmo. L’impatto col il club veronese è stato ottimo, sono già 6 i gol realizzati.
Sulle motivazioni e su come è maturato il suo arrivo in biancazzurro Aliú ha così risposto. “Per me è stata un’estate particolare, ho firmato tardi rispetto al mio solito. Dopo un paio di chiacchierate è arrivato con convinzione il Legnago, il direttore mi ha presentato un bel progetto, volto anche a far crescere i giovani. Ho accettato con entusiasmo, volevo provare qualcosa di diverso rispetto alla solita squadra esperta che partiva coi favori del pronostico. Provo ad essere un buon leader, mi piace dare l’esempio e aiutare i compagni.”
Il Legnago, dopo le prime undici giornate, occupa il quarto posto in classifica, frutto di alcune grandi vittorie, ma anche di qualche battuta d’arresto inaspettata. “Il nostro mister propone un calcio offensivo, mi diverte molto. Tuttavia fino ad ora abbiamo avuto un cammino un po’ altalenante a causa della gioventù del gruppo e della poca esperienza. Soprattutto in casa con le piccole abbiamo perso qualche punto di troppo. Ora serve dare qualcosa in più. Il nostro obiettivo è fare bene e provare a stare in alto il più possibile, la società non ci ha chiesto di vincere il campionato.”
Legnago, Aliú: “Girone C livellato, il Treviso la favorita”
L’esperto attaccante albanese ci ha fornito una panoramica sulle caratteristiche del girone C. “In questo raggruppamento c’è tanta fisicità e le squadre sono molto attente alla fase difensiva, non è un caso che ci sono spesso tanti pareggi. Le due favorite per la vittoria finale sono Treviso e Cjarlins Muzane, credo però che i primi siano la squadra in assoluto più completa e forte.”
La scorso anno, proprio con la maglia del Treviso, la vittoria del campionato ad Aliú è sfuggita per un soffio, complice il trionfo della Dolomiti Bellunesi. “La scorsa stagione è stata un vero peccato, purtroppo abbiamo avuto un momento della stagione dove abbiamo perso troppi punti e i nostri avversari alla fine hanno avuto più continuità di noi. Fa parte del gioco, nel calcio si vince e si perde.”

Aliú: “La passione alla base della mia continuità. A Chioggia la vittoria più bella”
I numeri di Grasjan Aliú sono davvero sbalorditivi. Nelle ultime dieci stagioni è andato sempre in doppia cifra, per ben due volte ha superato le venti reti e ha vinto la classifica marcatori del girone C. Ma cosa c’è alla base di questa continuità di rendimento? “Per me il calcio è un lavoro, serve uno stile di vita sano e completo anche al di fuori del campo. Allo stesso tempo la passione è fondamentale, la voglia di dare il massimo in ogni allenamento, sempre con il sorriso.”
Nella sua carriera il bomber albanese, ma di fatto padovano d’adozione, ha vinto due campionati di Serie D, con il Trento e con l’Union Clodiense. “Ho dei bei ricordi di tutte le tappe della mia carriera, chiaro che le vittorie hanno un sapore diverso. A Trento il tutto fu un po’ più limitato a causa delle restrizioni per il Covid, a Chioggia invece fu un’annata stupenda, è il ricordo più bello della mia carriera. Anche gli anni con il Campodarsego e l’Adriese hanno significato tanto, li porto tutti nel cuore.”
Aliú: “Per un motivo o per l’altro non ho mai fatto la Serie C. Futuro? Voglio ancora giocare”
Leggendo le statistiche di Grasjan Aliú viene da chiedersi come mai un attaccante così continuo non sia mai approdato tra i professionisti. Questa la risposta del bomber del Legnago: “Diciamo che ogni anno per motivazioni diverse non sono mai salito in Serie C. Ad esempio dopo la prima annata in D, all’Albignasego, dovevo firmare con la Spal ma essendo extracomunitario non se ne fece nulla.”
“Poi, dopo i due anni all’Adriese, mi volevano Arzignano e Virtus Verona, ma complice qualche problema familiare ho preferito restare in D al Trento. Invece, dopo la vittoria a Chioggia è stata la società che ha scelto di non riconfermarmi. Non ho comunque rimpianti, sono soddisfatto di quanto fatto e raccolto in carriera.”
In conclusione, Aliú ci ha svelato quali sono i suoi piani per il futuro. “Finché ho questa passione e le gambe reggono voglio continuare a giocare, non so per quanti anni, ma spero ancora per un bel po’. Un domani non credo che farò l’allenatore, proprio non mi ci vedo; mi intriga sicuramente di più un ruolo in dirigenza, magari da direttore sportivo.”
