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Girone B: niente playout, retrocedono in quattro

Girone B salvezza

Fonte foto: pagina Instagram Castellanzese

Nel Girone B di Serie D non si giocheranno i playout dopo il termine della stagione regolare, ecco il motivo

È terminata la stagione regolare nel Girone B di Serie D e, oltre ai verdetti in vetta, ha riservato una sorpresa anche in coda: non si disputeranno i playout. Il motivo? La distanza in classifica tra le squadre coinvolte è troppo ampia, in base a quanto previsto dal regolamento.

Partiamo dall’alto: a festeggiare la promozione è l’Ospitaletto, protagonista di un’impresa notevole. Dopo aver vinto il campionato di Eccellenza nella scorsa stagione, la squadra neopromossa ha centrato subito il salto in Serie C, chiudendo il girone con 75 punti. Si unisce così al ristretto gruppo di club capaci di ottenere due promozioni consecutive. A seguire in classifica troviamo la Pro Palazzolo a quota 70, il Calcio Desenzano con 69 e la Casatese Merate con 68. Chiude la griglia playoff la Folgore Caratese, anch’essa con 68 punti.

La vera novità, però, arriva dal fondo. A retrocedere direttamente in Eccellenza non sono solo le ultime due classificate, ma addirittura quattro squadre. Fanfulla e Magenta, rispettivamente terzultima e quartultima con 32 e 36 punti, avrebbero dovuto affrontarsi nei playout contro Sangiuliano City (45 punti) e Crema (44 punti).

Tuttavia, la normativa della Serie D prevede che se il distacco tra le squadre interessate superi o pareggi gli otto punti, i playout non si disputano e la retrocessione è automatica.

Quattro retrocessioni dirette, cosa è successo nel Girone B?

È esattamente ciò che è successo: il Fanfulla dista 13 lunghezze dal Sangiuliano City, mentre il Magenta è a –8 dal Crema, margine che esclude comunque lo spareggio salvezza. Di conseguenza, insieme ad Arconatese e Ciliverghe (ultime con 31 punti), anche Fanfulla e Magenta retrocedono direttamente.

Una doccia fredda per le due formazioni lombarde, che vedono svanire la possibilità di giocarsi la permanenza in categoria sul campo. La regola, per quanto chiara, pesa come un macigno sul finale di stagione di entrambe.