Girone B

Il 2025 del Milan Futuro tra retrocessione, valorizzazione del vivaio ed il nuovo inizio in D

Non proprio un’annata da ricordare per il Milan Futuro, che lo scorso maggio ha rimediato, ai playout, la retrocessione dalla Serie C alla D. Tra le note liete, però, la valorizzazione del vivaio rossonero.

Il Milan Futuro chiude un 2025 altalenante e si affaccia al 2026 con tanti buoni propositi.

La prima esperienza del club rossonero nel mondo del professionismo, risalente alla stagione 2024/25, non è stata sicuramente da ricordare, anzi. Il bottino parla chiaro: sette vittorie, tredici pareggi e ben diciotto sconfitte, troppe per pensare di poter mantenere la categoria.

Allo stadio “Mazza” di Ferrara, il 17 maggio, l’epilogo. Dopo aver battuto di misura la Spal il sabato precedente, i ragazzi di Oddo sono stati rimontati il weekend successivo, retrocedendo, di conseguenza, nella massima serie dilettantistica del calcio italiano.

Poco da salvare, in una stagione ormai archiviata. Su tutto, la valorizzazione del vivaio rimane la nota più lieta di un anno fallimentare per la formazione satellite rossonera.

L’exploit di Camarda e Bartesaghi rimane la nota più lieta dell’annata rossonera

Se l’obiettivo primario era quello di valorizzare i talenti nelle proprie mani, allora il risultato è stato ottenuto eccome. Su tutti, la crescita più sostanziale l’hanno avuta Francesco Camarda e Davide Bartesaghi. Il talento del primo era già noto ai più e si parla di lui da tanti anni, in virtù dei suoi numeri e, soprattutto, della giovanissima età. Con il club satellite rossonero ha messo a segno cinque reti – tre su rigore – e ha ottenuto l’ampio spazio che si era prefissato il Milan, che a sua volta ha concesso all’attaccante anche qualche presenza in Serie A ed in Champions League.

Il talento di Davide Bartesaghi, invece, è uscito fuori in questi ultimissimi mesi. Complici l’addio di Theo Hernandez e il rendimento sottotono di Pervis Estupinan, il classe ’05 ha visto il proprio minutaggio crescere esponenzialmente, fino a prendersi la fascia sinistra rossonera a suon di ottime prestazioni, soprattutto sul fronte difensivo. Non farà i gol del francese ma sta mano a mano entrando nel cuore dei propri tifosi, dimostrando grande solidità. In occasione del pareggio contro il Sassuolo, il terzino ha anche trovato non il primo ma i primi due gol in Serie A, mandando momentaneamente in visibilio la platea dello stadio San Siro.

Camarda e Bartesaghi (imago)

I rossoneri assaporano un 2026 da vivere fino alla fine

Pareggiando a Voghera, gli uomini di Oddo hanno perso il quinto posto in classifica, senza chiudere il girone d’andata in zona playoff. Questo a causa di un risultato più che evitabile, maturato contro una squadra in piena zona playout.

Segno che l’organico rossonero deve ancora crescere nella gestione delle partite se vuole lottare per la zona playoff o se vuole ambire alla vetta, distante attualmente sette punti. Il pareggio contro la Vogherese, in ogni caso, rappresenta il quinto risultato utile ottenuto consecutivamente. Dimostrazione che quella continuità di cui si è parlato tanto – sia di rendimento che di risultati -, sembra essere stata finalmente acquisita dalla giovane formazione alla guida di Oddo, che si affaccia al 2026 con altre diciassette finali da disputare.

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Giovanni Indovina