Varese, Battaglino: “Vogliamo costruire un’identità ben precisa. Soddisfatto della rosa allestita”

Credits: Varese Football club
Il nuovo direttore sportivo del Varese, Alessio Battaglino, racconta ai nostri microfoni gli obiettivi del progetto biancorosso
Il Varese è il club con più storia, blasone e tradizione del girone A di Serie D. Da ormai qualche stagione la squadra biancorossa è inserita nel raggruppamento che unisce le squadre nel Nord-Ovest. Dopo un’annata piuttosto complicata – conclusa con sesto posto finale -, la società del presidente Girardi è pronta a ripartire con un nuovo corso.
Di fatto quest’estate il club lombardo è andato incontro a una profonda rivoluzione, che ha portato a cambiare quasi in toto gruppo squadra, allenatore e direttore sportivo. Proprio il nuovo DS biancorosso, Alessio Battaglino, è intervenuto ai microfoni di SerieD24.com per raccontare come il Varese si sta preparando per la stagione 2025/26.
In prima battuta l’ex direttore del Sangiuliano City ha spiegato come è maturato il suo arrivo al Franco Ossola. “Già lo scorso anno ci furono dei contatti con il Varese, ma poi non se ne fece nulla e sono rimasto fermo. Quest’anno, in modo un po’ inaspettato, ho ricevuto una nuova chiamata e in 10 minuti abbiamo trovato l’accordo. Si è tutto concretizzato in tempi rapidi, di sicuro ho provato una grande emozione a ricevere la chiamata da un club con questo blasone“.
“Lo scorso anno io non ero presente e non posso permettermi di giudicare. Ho trovato una società con entusiasmo e con tanta voglia di ripartire. C’è la voglia di costruire e lasciare al Varese un qualcosa di duraturo, per questo la società sta investendo tanto sulle strutture e sul progetto per ristrutturare lo stadio. La tifoseria e l’ambiente giustamente sono molto pretenziosi, per fascino e tradizione della piazza si pensa che dovremmo stare nei professionisti. Lo vorremmo tutti, ma la realtà dice anche che il club da diversi anni è in Serie D e bisogna prenderne atto“.
Varese, Battaglino: “Rosa costruita secondo il nostro volere. Con Ciceri rapporto trasparente”
Il direttore ha poi spiegato con quale logica ha allestito la squadra, profondamente rinnovata rispetto alla scorsa stagione. Sono infatti soltanto quattro i calciatori dell’anno passato rimasti in rosa: Marangon, Malinverno, Barzotti e Romero. “Avremmo voluto trattenere qualche giocatore in più, ma non è stato possibile. Io, la società e il mister abbiamo costruito una rosa secondo il nostro volere, abbiamo ringiovanito il gruppo e ora possiamo dire di essere di fatto al completo“.
Spazio poi a un commento sulla scelta del nuovo allenatore, Andrea Ciceri, col quale il direttore ha condiviso la conquista della Serie C in quel di Sangiuliano. “Io e il mister abbiamo vinto e pianto insieme, condividendo gioie e dolori. Abbiamo costruito un rapporto forte e trasparente, rimasto tale negli anni. Per iniziare questo nuovo percorso ho visto in lui la figura migliore, conoscendolo già molto bene, proprio come tanti calciatori arrivati in estate“.

Varese, Battaglino: “Puntiamo a crescere e migliorarci. Girone A complicato”
Molto chiare le parole del DS in merito agli obiettivi che la società biancorossa deve porsi. “Noi dobbiamo pensare di fare un percorso di crescita, migliorarci giorno dopo giorno. Puntiamo a fare il massimo ogni domenica e poi a fine campionato vedremo dove saremo arrivati. È fondamentale costruire un’identità ben precisa, a livello societario e in campo, che possa rimanere negli anni al di là della categoria“.
Una battuta anche poi sul nuovo girone A, un raggruppamento da sempre ricco di insidie e mai scontato. “Mi sembra il solito girone, con piemontesi e liguri, come ormai da abitudine negli ultimi anni. La novità è rappresentata dal Club Milano, squadra che di fatto nessuno si aspettava. Sarà un campionato tosto e complicato, il Vado ha fatto un mercato importante e parte avanti, ma anche altri club si sono mossi bene. Mi immagino un torneo equilibrato e combattuto“.
Battaglino: “Da calciatore mi sono divertito tanto. A Sangiuliano impresa incredibile”
L’attuale DS del Varese fino a non molti anni fa indossava ancora gli scarpini, tante le vittorie ottenute in carriera con maglie prestigiose, tra Serie C e D. Addirittura per la sua classe e il suo talento cristallino era soprannominato il ‘Maradona della Brianza‘. “Da calciatore ho avuto la fortuna di militare in squadre importanti come Pro Sesto, Como, Renate, Meda e Fanfulla. Ero un centrocampista offensivo e ho sempre fatto tanti gol. Sono stati anni bellissimi che ricordo con grande piacere“.
La carriera da direttore inizia al Meda in Promozione, poi una scalata vertiginosa in tempi molto rapidi, fino addirittura al professionismo. “Dopo il Meda mi ha chiamato il Sangiuliano in Eccellenza. Qua, a sorpresa, abbiamo centrato una doppia promozione fino al professionismo. Un cammino straordinario, frutto di una grande coesione tra tutte le componenti. Purtroppo l’anno dopo in Serie C non siamo riusciti a salvarci“.
In conclusione, spazio al futuro personale e ai sogni nel cassetto. “Io lavoro quotidianamente, voglio vivermi a pieno la stagione. Chiaro che il sogno per me è tornare nel professionismo e costruire qualcosa di importante qua a Varese, avrebbe un’enorme valenza data la portata della piazza. Sognare è sempre bello e aiuta, ma bisogna in primis concentrarsi sul lavoro e darsi fa fare“.