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Gozzano, Diciannove: “Il quarto posto una piacevole sorpresa. Coi giovani servono pazienza e competenza”

Crediti foto: profilo Facebook Gozzano

Il direttore sportivo del Gozzano, Giacomo Diciannove, ha rilasciato un’intervista ai nostri microfoni raccontando la realtà piemontese a 360 gradi

Il Gozzano, da ormai diversi anni, è una delle realtà più floride e virtuose di tutta la Serie D. Una società che sa lavorare coi giovani e scovare il talento come poche altre, in grado poi di lanciare i suoi calciatori verso il grande calcio. Gli esempi recenti non mancano, basti pensare ai vari Messias, Zerbin e Kayode, giusto per citarne alcuni.

L’ultima annata per i piemontesi si è rivelata ricca di soddisfazioni. Dopo un inizio shock, con appena 4 punti nelle prime otto partite, la squadra guidata da Lunardon ha saputo cambiare marcia passando dall’ultimo posto alla zona playoff. 65 punti e quarta posizione finale, una rimonta davvero clamorosa, frutto soprattutto di un grande girone di ritorno nel quale sono arrivate 12 vittorie, 6 pareggi e appena una sconfitta.

Per comprendere a fondo la realtà Gozzano, la redazione di SerieD24.com ha contattato il grande artefice del percorso dei rossoblù, il DS Giacomo Diciannove, colui che si appresta ad iniziare il sesto anno alla guida del club novarese. “Lo scorso anno siamo partiti con un allenatore e un blocco squadra del tutto rinnovato, serviva un fisiologico periodo di adattamento e conoscenza tra le parti. Inoltre avevamo tanti under in zone chiave del campo, dei profili giovani analizzati a lungo, ma pur sempre delle scommesse.”

“Siamo stati bravi ad essere pazienti e sempre convinti della forza del nostro organico, nonostante l’inizio negativo. Abbiamo creduto nel progetto iniziale, alla lunga siamo stati premiati, durante il percorso sono poi emersi i valori della squadra. Il cambio di marcia è arrivato grazie al lavoro di tutti, il gruppo squadra si è unito e compattato, mettendo davanti il noi al posto dell’io.”

Gozzano, Diciannove: “Gruppo diventato forte nella testa. Tanti meriti a Lunardon”

Il direttore, osservando il gruppo tutti i giorni, ha potuto constatare una grande presa di consapevolezza con l’avvento dei primi risultati positivi. “Abbiamo maturato convinzione e fiducia nei nostri mezzi, siamo diventati forti nella testa. Il filotto finale è stato incredibile, arrivare quarti anche per me è stata una piacevole sorpresa. Considerando il nostro budget, decisamente inferiore ad altre squadre, era un risultato non preventivabile. Aver concluso davanti a club come Varese e Ligorna ci riempie d’orgoglio.”

Parole d’elogio poi rivolte alla guida del gruppo, l’allenatore Manuel Lunardon. “Il mister lo conoscevamo da tempo, è davvero meticoloso, un professionista esemplare che dedica tante ore al Gozzano. Il suo apporto e le sue conoscenze hanno permesso questa grande rimonta. Lui ha sempre avuto fiducia nei ragazzi, anche quando i risultati non arrivavano. In futuro potrà certamente ambire al salto di categoria.”

Crediti foto: profilo Facebook Gozzano

Diciannove: “Per scovare il talento serve tanto lavoro. Gozzano un bel trampolino di lancio”

Ma quali sono i segreti per scovare calciatori talentuosi e lanciarli poi verso il calcio professionistico? Il direttore ci ha risposto in questo modo, descrivendoci il lavoro svolto in stretta simbiosi con il DG Mauro Lesina e tutta la dirigenza rossoblù. “C’è tanto lavoro, vedrò più di 100 partite all’anno nei diversi campionati dilettantistici. La nostra filosofia è sempre quella di investire sui giovani, pochi altri club di Serie D hanno mandato nei professionisti veri (Serie A e B), da prima squadra a prima squadra, tanti calciatori come il Gozzano. Gli esempi di Messias, Zerbin e Kayode rendono bene questo concetto, sono soddisfazioni personali che rimangono poi nel tempo.”

In questa stagione un giovane che si è messo particolarmente in mostra è l’attaccante classe 2006 Lorenzo Lischetti, eletto anche miglior giovane della categoria. “Ho conosciuto un ragazzo super, umile, un grande lavoratore. Con noi ha avuto un percorso di crescita davvero importante, parallelo a quello di tutta la squadra. Ad oggi il suo futuro non si conosce ancora, sono aperte tutte le ipotesi. In generale è chiaro che l’obbiettivo nostro è far andare i giovani oltre il Gozzano, vogliamo essere un punto di partenza, un trampolino di lancio verso il grande calcio.”

Più in generale, il direttore crede che oggi nel nostro calcio si faccia fatica a sfornare giovani talenti per un motivo ben preciso. Oggi in Italia manca il coraggio, con i giovani poi servono tempo, pazienza e competenza. Nel nostro paese si antepongono i risultati sportivi, in Italia c’è l’esasperazione del risultato. Siamo ancora legati a una cultura tutta nostra per la quale si vuole tutto e subito, e questo ovviamente stona quando si lavora coi giovani.”

Gozzano, Diciannove: “Ripartiamo da una base solida. Proveremo a ripetere lo scorso campionato”

Spazio poi al futuro e alla programmazione della prossima stagione, per la quale le idee del DS paiono già ben chiare. “Abbiamo confermato 16 giocatori della scorsa annata, ripartiremo con un’ossatura ben chiara e definita, con l’obbiettivo di dare continuità a quanto di buono fatto nello scorso campionato. Il gruppo è davvero bello e coeso, tanti hanno manifestato la volontà di restare. Noi come società abbiamo fatto uno sforzo per accontentare le varie richieste dei calciatori. Non dovremo commettere l’errore di sentirci arrivati, credo nella voglia di migliorare di questi ragazzi.”

“L’obbiettivo è sempre quello di puntare al massimo possibile per il Gozzano, considerando il tutto. Questa categoria rappresenta la nostra dimensione precisa. Chiaro che ci piacerebbe provare a ripetere il campionato scorso. Io non sto facendo un giorno di vacanza, il nostro budget è quello che è, per convincere un giocatore serve tanto lavoro. Con le idee e con la programmazione sul lungo periodo abbiamo visto che è comunque possibile togliersi qualche bella soddisfazione.”

Diciannove: “Contento al Gozzano. Oggi non mi pongo né sogni, né aspettative”

Il percorso di Giacomo Diciannove come direttore sportivo inizia nel lontano 1996 alla guida dell’Aurora Golasecca, club di Terza Categoria. “Come tanti ho giocato a calcio per passione per diversi anni, poi un giorno, quasi per scherzo, il presidente del club mi chiese se avevo interesse a fare il DS e accettai. Successivamente ho fatto il responsabile del settore giovanile per la Sestese, squadra del mio paese, e poi per la Solbiatese. Qua sono diventato poi anche direttore e ho ricoperto il ruolo per dieci anni in Serie D. In seguito è arrivata la chiamata del Gozzano prima, e della Folgore Caratese poi.”

Nel 2020 il direttore ha seguito il cuore ed è tornato a Gozzano, ora con i novaresi si appresta a iniziare la sua sesta stagione, la decima complessiva. “Io non vivo col calcio, ho anche altre mie attività. A Gozzano sono in un ambiente sereno, so che posso lavorare al meglio senza scendere a compromessi. Ad oggi non mi pongo nessun sogno, penso che stare a lungo in una società sia sinonimo di serietà, competenza e professionalità. Con tutto l’ambiente mi lega un legame davvero forte, difficile chiedere di meglio.”