Chieri, Simone Edera: la rinascita di un talento troppo sfortunato

Credits: Andrea Lusso
Simone Edera ha ripreso ad incantare il pubblico grazie alle sue giocate al Chieri, decisive, tra l’altro, per l’accesso ai playout
Non ha mai smesso di crederci Simone Edera, nonostante i numerosi infortuni che lo hanno tormentato durante la sua carriera. L’ex stella della primavera del Torino ha ripreso a giocare con continuità, riproponendo, anche, alcune delle sue magie.
In nove presenze con la maglia del Chieri l’ala offensiva ha realizzato quattro reti, facendo capire a tutti che può dire la sua, nonostante tutto. E in quel “tutto” c’è anche un grande percorso mentale, che è dettato da un’autostima importante e un orgoglio, il suo da far invidia.
Sì, perché non è facile ritornare o provare costantemente a tornare sui tuoi livelli dopo tanta sfortuna. Ma la sua forza è stato crederci, sempre. Adesso, dopo un finale da sogno chiuso con due reti stupende, il calciatore è tornato stabilmente in attività, ma a modo suo.
Infatti, nelle ultime due partite Edera ha siglato tre reti, di cui due da calcio piazzato: una su punizione e una direttamente da calcio d’angolo. Consegnando al Chieri la possibilità di guadagnarsi la permanenza nella quarta serie. Adesso c’è un playout da giocare, ma con un Simone Edera ritrovato e in fiducia.

Dalla Serie A con il Torino al Chieri: la carriera di Simone Edera
Dopo ottime prestazioni con la primavera del Torino, Simone Edera viene convocato in prima squadra da Sinisa Mihailovic nella stagione 2017/2018, trovando poi più continuità con Walter Mazzarri. Dopo un prestito poco fruttuoso al Bologna nella stagione successiva, torna alla base.
Giocherà altre diciassette partite in maglia granata in un anno e mezzo, un rendimento condizionato da diversi infortuni che lo hanno limitato. A Gennaio 2021 la Reggina gli dà fiducia, per Baroni è indispensabile e le sue prestazioni sono ottime. Purtroppo, però, durante una partita contro il Lecce si rompe il crociato. Per quasi due anni non disputerà nessuna partita per recuperare completamente, poi passa in C al Pordenone e alla Spal, gioca ma purtroppo, complice il suo lungo periodo fuori dal terreno di gioco non riesce ad esprimere il suo potenziale. Adesso, però il presente si chiama Chieri e il ragazzo sta dimostrando, ancora una volta, di essere pronto a rinascere.