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Asti, Scavino nuovo presidente: “Serve una società organizzata per far bene le cose”

La conferenza stampa di presentazione di Bruno Scavino come nuovo presidente dell’Asti, squadra del girone A di Serie D

Presso la sala consigliare del palazzo della Provincia di Asti si è tenuta quest’oggi – mercoledì 28 maggio – la presentazione del nuovo presidente dell’ASD Asti Calcio, Bruno Scavino, squadra che ha chiuso all’undicesimo posto nel girone A dell’ultimo campionato di Serie D.

Già in precedenza consigliere e main sponsor della società biancorossa, Scavino prende il posto alla guida del club che era di Antonio Isoldi, che rimarrà comunque nel direttivo della società piemontese.

“Abbiamo intenzione di cambiare marciaesordisce Scavino, dopo 4 anni vogliamo farlo. Asti ha bisogno di una società più organizzata e quadrata con all’interno delle persone che sviluppino delle normative che ci sono nelle società di calcio e sulle quali bisogna intervenire. Questa società ha bisogno di una guida che sia di tipo professionale e aziendale, non solo sportiva”.

Il presidente dell’Asti spiega quale sia la sua visione: “Possiamo inserire delle persone con delle capacità professionali più alte. Abbiamo un team marketing e un’amministrazione che ci dà una grossa mano a gestire i conti perché non sempre una società che cresce e fa 4 anni di Serie D riesce a stare dietro a tutto. Le società, anche se blasonate come l’Alessandria, possono avere problemi se non vengono gestite bene”.

Asti, Scavino si presenta come nuovo presidente: “Serve collaborazione”

Previste anche nuove posizioni per le figure dell’organigramma societario: “Nel prossimo direttivo proporrò una persona che per me è molto importante e che ha il diritto di essere il Presidente onorario e che è Gianni Truffa. Il direttivo rimarrà molto simile a questo. Isoldi rimarrà come Direttore Sportivo, abbiamo optato per questa soluzione interna (dopo la separazione con Roberto Canepa in questo ruolo, ndr)”.

Tra i sogni di Scavino per l’Asti ce n’è anche uno molto importante: “Mi piacerebbe andare in Serie C con il tempo, ci credo ma è dura. Sarebbe bello che questa città potesse tornare a sognare dove c’era più di 40 anni fa. Serve collaborazione per gestire una società, serve che lo recepiscano tutti quanti perché i nostri giovani hanno bisogno di supporto e per tenere pochi soldi in più sul conto non si fanno i giusti investimenti. Io da anni investo nello sport perché penso che sia un veicolo di crescita molto importanti”.

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Il futuro dello stadio Censin Bosia di Asti

Infine il neo presidente biancorosso spiega: “Abbiamo preso in gestione lo stadio Censin Bosia e ci saranno da fare dei lavori. Servono aiuti, tutti coloro che parlano con l’Asti Calcio da oggi ci sarò io da garante e non è qualcosa che passa perché noi abbiamo intenzione di continuare. Gestiremo lo stadio in maniera corretta garantendo sicurezza. Vorrei sempre vedere le tribune piene, non per economia ma per un discorso morale e che diventi un posto dove la gente sta bene”.

“Non è mai successo niente e anche il questore ha detto che siamo una società che non dà problemi. Vorrei che ci fosse una collaborazione con le società della città e della Provincia. Da qui sono partiti giocatori importanti come Luis Hasa che ha vinto lo Scudetto col Napoli oppure Moise Kean che sta facendo bene con la Fiorentina”, ricorda il nuovo numero uno biancorosso.