Valmontone in Serie D, Stendardo: “Numeri che schiacciano le parole”

La dedica sul proprio profilo Instagram di Guglielmo Stendardo, ex Atalanta e attuale allenatore del Valmontone
Il Valmontone è tornato in quarta serie, è ufficialmente tornato in Serie D dopo ben 32 anni di attesa. Un traguardo raggiunto con orgoglio e fame, gli stessi dogmi del proprio condottiero: Guglielmo Stendardo.
Per gli appassionati del nostro calcio, Stendardo non è un nome nuovo: da difensore ha collezionato più di 300 gare tra Serie A e Serie B, vestendo tra le tante le maglie di Napoli e Atalanta. Dopo il ritiro nel 2020, la nuova esperienza da allenatore. Prima alla Luiss, nel Lazio, dove rimane per tre anni, poi al Valmontone, dove raggiunge la Serie D in una sola stagione, subentrando il 26 novembre e guidando la squadra alla vittoria del Girone A di Eccellenza Lazio.
I numeri parlano chiaro, come dichiarato dallo stesso Stendardo: Valmontone primissimo a +8 sul Civitavecchia e sulla W3 Maccarese, 23 vittorie, 6 pareggi e solo 5 sconfitte. Un ruolino che vale la promozione diretta in Serie D per i giallorossi. I trascinatori? Daniel Rossi e Fabrizio Roberti, i due bomber, capaci di segnare rispettivamente 27 e 18 centri in campionato.
I festeggiamenti per il Valmontone sono già partiti, con tutto l’ambiente pronto a questo storico campionato di Serie D: un risultato inseguito per più di trent’anni, raggiunto finalmente nel 2025 sotto la guida di Guglielmo Stendardo. Proprio Stendardo si è lasciato andare ad una dedica social sulla stagione appena terminata.
Valmontone, Stendardo su Instagram: “Irripetibile ed indimenticabile”
“Esperienza irripetibile ed indimenticabile – dichiara Guglielmo Stendardo sul proprio canale Instagram – per il percorso straordinario della mia squadra. Dopo 32 anni il Valmontone torna in Serie D e lo fa con dei numeri che schiacciano le parole. Ad maiora semper”
La dedica dell’ex Atalanta è breve ma ricca di emozione: per Stendardo infatti si tratta del primo campionato vinto nella sua neonata carriera da allenatore, la prima pietra miliare della nuova vita dell’ex calciatore partenopeo. Da calciatore professionista, l’ultimo e unico trofeo vinto fu la Supercoppa Italiana 2009, alzata con la Lazio nel cielo di Pechino contro l’Inter.
