7 Aprile 2022

Il Tavullia segna ma il suo ds reclama: “Il gol non è regolare”

Il gesto di Davide Frattini, guardalinee e direttore sportivo del Tavullia: "Non vedo perché non dovevo segnalarlo"

Vismara-Tavullia, Prima Categoria Marchigiana (Girone A). A Pesaro la partita è sul risultato di 1-1 e il Tavullia, squadra ospite, attacca. Sulla catena di destra si sviluppa un’azione che porta Del Pivo a chiudere in rete. L’esultanza, la gioia e poi lo stop da parte del direttore di gara, che non si era accorto che il pallone aveva varcato la linea laterale. Nessuna protesta dalla panchina ospite, anzi, è proprio grazie ad un membro della panchina ospite se la partita finirà 1-1.

Il gesto di fair play: “Non vedo perché non dovevo segnalarlo”

Davide Frattini, 42 anni, guardalinee ufficiale del Tavullia da ben 20, vede il pallone varcare la linea e segnala l’accaduto immediatamente al direttore di gara. La partita, però, prosegue e nonostante il signor Cesca di Macerata non abbia visto, la bandierina rimane alzata. La correttezza arriva nonostante a segnare sia la squadra per cui ricopre anche il ruolo di direttore sportivo. Il fair play, i complimenti degli avversari e nessuna esitazione. Come dichiarato al Resto del Carlino, Frattini, ha compiuto un gesto istintivo: “Se la palla era fuori come lo era, non vedo perché non dovevo segnalarlo, l’arbitro dopo le proteste che sono arrivate dalle due panchine è venuto da me è ho confermato“.

I guardalinee, in Prima Categoria e in tutte le categorie dilettantistiche, sono designati prima di ogni partita dalle stesse società. Succede spesso che il loro ruolo imparziale vada perso a causa della loro passione. Passione che Davide Frattini ha dimostrato in un modo sano e sportivo. Il 42enne non si è concentrato sul suo ruolo di tifoso aggiunto, ma ha svolto il suo compito in maniera esemplare, supportando correttamente l’arbitro. Dovrebbe essere la normalità, è vero, ma oggi ci troviamo di fronte a un gesto di sportività, che nella stragrande maggioranza dei casi non esiste più. E allora, viva la sportività e il calcio sano.

A cura di Simone Schillaci