23 Aprile 2023

Saronno in Eccellenza: da Preziosi e il sogno B al legame con Sheffield

Il Saronno vince il campionato di Promozione e torna in Eccellenza. La storia di un club nato nelle acciaierie di Sheffield

Esiste un filo diretto lungo 1500km che collega la città di Saronno, in provincia di Varese, a Sheffield, polo industriale dell’Inghilterra. Un legame ben saldo, addirittura secolare e che ha le sue origini nel calcio. Più precisamente nel Foot-Ball Club Saronno 1910, società che proprio oggi festeggia la vittoria del girone A di Promozione Lombardia con annesso ritorno in Eccellenza. Un risultato straordinario che può essere la base di una nuova risalita per un club che nella sua storia vanta una vittoria contro il Milan. Ma il successo contro il Diavolo è solo uno dei tanti aneddoti e curiosità che contraddistingue la società biancazzurra.

Squadra Saronno 2022-23 (Fonte foto: FBC Saronno 1910 Facebook)

Saronno: il club nato tra le acciaierie di Sheffield che mise paura al Milan

La storia di uno dei club più antichi della Lombardia parte nel 1910, quando l’imprenditore di acciaio Gaetano Gianetti fonda il Circolo Sportivo Saronnese. La società univa studenti liceali e lavoratori che giocavano a calcio come passatempo. Ma Gianetti aveva una visione più ampia di un semplice hobby da dopolavoro. Per un viaggio d’affari l’imprenditore si recò a Sheffield (città fulcro per il commercio di acciaio) dove acquistò palloni, scarpette e divise biancazzurre prendendo spunto da una squadra locale, lo Sheffield Wednesday. Così prese vita quello che oggi è il Foot-Ball Club Saronno. Di questo legame tra le due città non si seppe quasi nulla fino al 2008, quando Luigi De Micheli, storico di calcio saronnese, e Sergio Boletti, uomo di riferimento della tifoseria, ristabilirono rapporti tra società e tifosi di Saronno e Wednesday organizzando trasferte, tornei tra le rispettive giovanili e, infine, un gemellaggio ufficiale tra i due club.

La squadra è oggi una realtà per quel che riguarda il calcio dilettantistico lombardo. Ma nel primo dopoguerra il Saronno visse anni di splendore calcistico, arrivando a disputare in pianta stabile la Prima Categoria, all’epoca la massima divisione nazionale. Celebre fu la stagione 1920/21, quando i biancazzurri sfidarono nel loro girone niente meno che l’Inter e il Milan. In casa dei rossoneri la squadra varesina conquistò addirittura una clamorosa vittoria per 2-3. Un successo che non fu abbastanza per accedere alla fase finale del torneo, ma che rimane ancora oggi una pietra miliare della storia societaria. Nella stessa annata il Saronno fu presente anche nella Nazionale Italiana con la convocazione dell’attaccante Attilio Marcora.

Susseguirono per il Saronno stagioni di anonimato nelle divisioni inferiori del calcio italiano. La rinascita arriva grazie ad un altro imprenditore, questa volta di giocattoli: Enrico Preziosi. Nel 1992 il futuro presidente del Genoa acquista il club e in 6 anni di gestione lo porta dalla Serie D fino ad un passo dal sogno Serie B, sfumato nel 1995/96 nella semifinale play-off persa contro il Carpi. In questa parentesi dallo stadio Gianetti di Saronno sono passate figure storiche del calcio italiano. Da Giuseppe Savoldi (allenatore della promozione in C1 nel 1994) ad Antonino Asta fino al bomber ex Lazio Tommaso Rocchi. “Il Saronno è stata la prima società di calcio di cui mi sono innamorato, ho ricordi bellissimi a cui penso con affetto” ha confessato Preziosi in un’intervista rilasciata recentemente ai canali ufficiali del club biancazzurro.

Esultanza di squadra Saronno (Fonte foto: FBC Saronno 1910 Facebook)

Saronno in Eccellenza: la stagione dei biancazzurri

Oggi, come detto, il Foot-Ball Club Saronno ha conquistato la matematica promozione in Eccellenza. La squadra di Tricarico ha vinto il girone A di Promozione Lombardia con due giornate di anticipo grazie al successo contro il Mariano Calcio per 2-1. Una cavalcata trionfale per i saronnesi che ha visto il suo apice nella vittoria per 5-0 nello scontro diretto con il Meda dello scorso novembre. Mattatore di quel match fu il bomber Manuel Brighenti, che realizzò un poker di reti. Il classe ’92, arrivato a quota 17 gol stagionali, è il simbolo di un reparto offensivo da 58 reti in 28 partite di campionato. Ora a Sarònn (così si pronuncia in dialetto) è tempo di far festa per quello che, si spera, sia il primo passo verso il ritorno in più grandi e prestigiosi palcoscenici.