6 Giugno 2022

Rissa in campo durante i playout, mano pesante del giudice sportivo

Nella partita di Eccellenza Sardegna tra Guspini e Li Punti, si è scatenata una rissa. squalificati 5 giocatori e un allenatore

Eccellenza Sardegna, la squadra perde il playout e si innesca una rissa in campo. E’ successo una settimana nel corso della sfida tra Guspini e Li Punti. Il giudice sportivo ha comminato un totale di 22 giornate di squalifica a 3 giocatori e all’allenatore dei locali, oltre ad un’ammenda per la società di 500 euro e l’obbligo della disputa di una partita a porte chiuse. La squadra avversaria, invece, ha ricevuto squalifiche per 4 giornate complessive.

La partita e le squalifiche

Sul campo, la sfida è finita 1-2 per gli ospiti, che sono riusciti così ad ottenere la salvezza. Nel corso della partita, però, è successo di tutto, con espulsioni, inseguimenti e risse. Sono servite le forze dell’ordine per riportare la calma all’interno del rettangolo di gioco. 

Oltre all’amarezza per la retrocessione, il club di casa ha dovuto fare i conti con la mano pesante del giudice sportivo. Hanno ricevuto una squalifica, nello specifico, i giocatori del Guspini Umberto Festa, Michele Caddia e Michele Fadda, rispettivamente per otto, sette e una giornata. Principe Lorenzoni e Stefano Ruiu del Li Punti, invece, hanno ricevuto squalifiche per tre e una gara effettive.

L’allenatore Marco Pira del Guspini è stato sanzionato con 6 giornate di squalifica. La società, infine, dovrà scontare un’ammenda di 500 euro e l’obbligo di disputare una partita a porte chiuse

La rissa nella sfida playout secondo il comunicato

Nel comunicato ufficiale, si legge come, al 29° minuto della ripresa, si era accesa “una disputa tra calciatori delle due squadre su chi dovesse effettuare la rimessa in gioco. In tale circostanza, il n. 2 del Li Punti Carabajal Baldovin Ignacio Fabian cadeva a terra e gli si avvicinavano numerosi calciatori di entrambe le squadre”. Tra loro,”il n. 18 del Guspini Calcio Festa Umberto, che gli sferrava un calcio attingendolo al capo con i tacchetti dello scarpino, mentre l’avversario si trovava ancora a terra dolorante”.

Mentre l’arbitro stava chiedendo l’intervento dei sanitari, ha espulso Festa. Quest’ultimo, però, lo “insultava e tentava di raggiungere l’allenatore della squadra avversaria, che si trovava sulla sua area tecnica”. Il giocatore non è riuscito ad arrivare “poiché bloccato dal n. 3 del Li Punti Ruiu Stefano, col quale si strattonava vicendevolmente e da cui subiva delle spinte”. Festa ha reagito dando “due violenti pugni al volto” all’avversario.

Le conseguenze della rissa nella sfida playout

Di conseguenza, si è generata una rissa generale, nella quale l’arbitro ha individuato Michele Fadda che “spintonava alcuni avversari per poi allontanarsi dal capannello creatosi”, Michele Caddia che ha “colpito al volto Stefano Ruiu del Li Punti” e Principe Lorenzoni del Li Punti che ha “colpito con un pugno al volto Festa Umberto mentre lo stesso era trattenuto da un proprio compagno di squadra”. 

A questo punto, Lorenzoni è stato inseguito da Festa e Caddia, ma è stato raggiunto da quest’ultimo, il quale “lo colpiva una prima volta con un pugno alla schiena facendolo cadere rovinosamente, quindi con altri due pugni e un calcio al volto, mentre si trovava ancora a terra, senza tuttavia cagionare, all’evidenza degli atti ufficiali, danni fisici visibili”. 

Dopo che i tesserati di entrambe le società avevano normalizzato la situazione, l’arbitro ha espulso anche Stefano Ruiu, Principe Lorenzoni, Michele Salvatore Caddia e Michele Fadda. Il gioco è ripreso dopo una sospensione di dieci minuti.

Rissa Guspini Li Punti

L’accaduto sugli spalti 

Il clima, secondo il comunicato ufficiale, è stato reso rovente da striscioni e cori offensivi della tifoseria locale verso la squadra ospite, con un lancio di fumogeni ed altri oggetti come lattine di birra, cadute in prossimità dell’assistente dell’arbitro. Per quanto riguarda l’allenatore del Guspini Marco Piras, non era presente in distinta poiché squalificato per due gare, ma, secondo il comunicato, aveva avuto accesso al terreno di gioco sia prima, sia durante la rissa, che dopo la partita, nonostante l’invito del Commissario di campo di lasciare il rettangolo. Alla fine della sfida, lo stesso Piras “proferiva insulti ed espressioni offensive, oltraggiose e lesive della categoria” all’indirizzo della terna arbitrale.

Oltre alla retrocessione, dunque, il Guspini ha ricevuto una maxi-stangata che influenzerà e non poco l’inizio della prossima stagione 2022-2023 nel campionato regionale di Promozione.