14 Febbraio 2023

A 50 anni Di Giulio torna in campo: “Mi viene da ridere, ma a mio cugino non potevo dire no”

A quasi 51 anni, Gianluca Di Giulio torna in campo con la squadra del cugino, presidente del Real Riccione

gianluca di giulio

50 anni, 51 tra pochissimi giorni, ma una voglia pari a quella della prima volta: Gianluca Di Giulio torna in campo e lo farà con il Real Riccione, società di Seconda Categoria in Emilia-Romagna. “Eh – ha dichiarato con un sospiro “dispiaciuto” a seried24.com – mi viene da ridere, ma sì, torno in campo”. Il tono della voce è di chi non vuole mai smettere. Lui che nel corso della sua carriera ha raccolto oltre 450 presenze tra Serie C e Serie B, si rimetterà in gioco in Seconda Categoria. La “colpa”? È del cugino, presidente del Real Riccione.

Gianluca Di Giulio: “A mio cugino non potevo dire no”

A spingerlo al ritorno in campo è stato infatti il cugino, Fabrizio Giglio, presidente del Real Riccione, squadra di Seconda Categoria che dovrà disputare le semifinali di Coppa Italia. Tra pochissimi giorni compirà 51 anni, ma prima del suo compleanno c’è una partita da giocare: Non ho ancora 51 anni. Giochiamo la sera del 15 e io compio gli anni il 17, quindi ne ho ancora 50 – ha dichiarato Di Giulio con ironia – Ho uno spirito giovane, mi diverto ancora. Mi ha chiamato mio cugino, il presidente del Real Riccione, con cui ho un rapporto eccezionale e gli ho subito detto di sì. Hanno l’obiettivo della Coppa Italia, lui crede molto in me e gli ho risposto che spero di dare una mano. Mi auguro di poter giocare tutti i 90 minuti, giochiamo contro la seconda in classifica e sono tutti giovani (ride, ndr). Lotteremo, dai”.

Già lo scorso anno, da allenatore-giocatore, aveva disputato qualche partita, ma in questa stagione aveva detto basta. Poi, la chiamata del cugino ha cambiato tutto: “Lo scorso anno ho fatto l’allenatore-giocatore sempre nella stessa squadra. Ho totalizzato 14 presenze. Quest’anno ero tornato giù a casa, ma con mio cugino sono sempre stato in contatto e mi ha chiesto se fossi disponibile a giocare. Io mi diverto ancora perché ho passione, ho lo sport nel sangue: gioco a tennis e Padel oltre al calcio. Ma il primo amore non si scorda mai, mio cugino mi ha chiesto un favore, sono salito qui e… domani alle 20:30 si scende in campo”.

“Rimini e Benevento piazze a cui sono molto legato”

Di Giulio ha un rapporto particolare con l’Emilia-Romagna, avendo giocato per cinque anni a Rimini, dove ha vinto anche un campionato in C2 e uno in C1. Una città con cui ha mantenuto un rapporto particolare: Rimini e Benevento sono le piazze alle quali sono molto legato. Ho vinto due campionati a Rimini e uno a Benevento. Ho ottimi rapporti con le persone, ho lasciato un bel ricordo e a distanza di anni mi scrivono in tanti da entrambe le città. Salendo in Emilia-Romagna ritrovo vecchi amici, è sempre bello tornare, incontrarli e parlare del calcio di quegli anni. Abbiamo fatto la storia”.

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Di momenti belli con la maglia biancorossa ne ha passati tanti: “Il migliore? Ho tante foto che porto nel cuore. Quella con la fascia da capitano è quella più bella, ma anche la promozione in Serie B è tanta roba”.

“Scarpini? Sempre gli stessi, li ho ancora nella borsa…”

Una carriera lunga, lunghissima e sempre ad alti livelli, tra i professionisti. Poi Di Giulio ha deciso di dire basta: “Ho smesso a 42 anni e avevo staccato totalmente dal calcio. Poi ho venduto auto usate per 4-5 anni e adesso ho smesso. Lo scorso anno a Rimini ho lavorato in un albergo di mio cugino, sempre lo stesso del Real Riccione, e lavoravo alla reception. In più allenavo la squadra e giocavo”.

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Al cuore, però, non si comanda e al cugino “non si può dire no”. E allora Di Giulio domani tornerà in campo: “Intanto scenderò in campo per divertirmi. Poi spero di riuscire a fare tutta la partita e non infortunarmi per qualche risentimento muscolare. Questo è ciò che mi preme di più. Avevo detto basta (ride, ndr), perché l’infortunio è dietro l’angolo. Lo scorso anno avevo giocato 14 partite, ma gli acciacchi e i problemi muscolari c’erano. Però la passione è talmente tanta che quando ti senti bene, vuoi subito riscendere in campo. Spero di dare una soddisfazione a mio cugino e andare in finale. Ruolo? Quello di sempre (ride, ndr), non si cambia. Sono un centrocampista e rimarrò tale per sempre“.

Il ruolo, la passione e la voglia sono quelli di sempre, gli scarpini pure: “Ho nella mia borsa le Copa Mundial di quando giocavo, le scarpe migliori. Tornerò a indossare quelle. E speriamo di non farci male…”. Ciak, si (ri)gira: Gianluca Di Giulio è pronto a tornare a battagliare a centrocampo.

A cura di Domenico Cannizzaro