Campobasso a valanga sul Castel Di Sangro. La prima posizione rimane ben salda

È terminata con un netto 6-0 la sfida tra Campobasso e Castel Di Sangro, match valido per la 18’ giornata del campionato di Eccellenza e disputato nel corso del pomeriggio. La sfida, in programma lo scorso 24 gennaio, è stata infatti rinviata per l’abbondante strato di neve ghiacciata caduto sul terreno del Selvapiana.

Campobasso-Castel Di Sangro, il racconto della partita

Un match forse mai in discussione quello che ha visto protagonisti Campobasso e Castel Di Sangro. Ripa e Vanzan, entrambi in gol nel giro di un minuto, portano la gara sul punteggio di 2-0 dopo appena 23’. Al 48’ Fruscella sigla la terza rete e, a seguire, Guillari, Potenza e Franchi chiudono definitivamente in match.

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Una vittoria molto importante per i padroni di casa che, grazie a questi tre punti, si portano a quota 54 in classifica. A +2 dalla ‘Città di Isernia’ e +12 dall’Aurora Alto Casertano. Il prossimo impegno vedrà il Campobasso impegnato nella sfida interna con il Bojano.

La stagione dei lupi in pillole

Come già accennato, il Campobasso occupa la prima posizione del girone. Un campionato al momento dominato, condito da ben 19 vittorie ed una sola sconfitta, il 13 novembre scorso, con l’Aurora Alto Casertano. Tanti, tantissimi, i gol realizzati e pochi quelli subiti: dal 7-0 inflitto alla Polisportiva Gambatesa fino al roboante 15-0 ai danni con il Campodipietra.

Insomma, un campionato straordinario ma che vede, al momento, un’antagonista molto agguerrita: Città di Isernia. All’andata, il Campobasso si impose per 2 reti a zero. Il ritorno, invece, è in programma per il prossimo 19 febbraio: sarà un crocevia importante. Non sarà forse un match decisivo ma potrà, con ogni probabilità, dire tanto sul proseguo della stagione. Anche l’ultima gara con il Castel di Sangro ha regalato al tabellino dei gol segnati sei reti, giungendo a quota 90 realizzati e solo 7 subiti. Un campionato senza precedenti per il club che difende la prima posizione a testa alta e l’ultima partita ne è una prova.