Battipagliese, non basta un super Ripa: in finale va il Canosa

Credits: Battipagliese 1929
Impresa sfiorata per la Battipagliese di uno straordinario Francesco Ripa: dal tre a zero dell’andata, i ragazzi di Pietropinto cadono all’ultimo minuto contro un Canosa strepitoso.
Dovrebbero cambiare l’aforisma “Finché c’è speranza c’è vita”, oggi la Battipagliese ha dimostrato di poter rimontare un risultato enormemente complesso grazie a una prestazione super dell’immortale bomber Francesco Ripa.
L’attaccante ex Catania e Juve Stabia ha realizzato una tripletta, trascinando i suoi fino ai tempi supplementari, prima di mostrare anche lui segni di “umanità” dopo una prestazione da alieno.
Infatti, il bomber ha rimediato un cartellino rosso per somma di ammonizioni che ha, di fatto, spento l’attacco dei campani. Troppo, poi, il divario in nove contro dieci. Nonostante la rimonta sia arrivata in inferiorità numerica, ma con un Ripa capace di colmare il gap.
Nella sua partita non ci sono tre reti, ma tutta la sua esperienza, la sua tecnica e la sua voglia di non mollare mai, neanche quando sembrava impossibile. Il capitano ha dato davvero tutto per la squadra della sua città, rifiutando di uscire anche quando, in preda ai crampi, ha stretto i denti. Del resto, puoi aver calcato palcoscenici importantissimi, ma niente è paragonabile a casa tua.

Battipagliese, il ritorno a casa di Ripa: dalle reti in campionato alla semifinale playoff
Francesco Ripa ha scelto di tornare a Battipaglia, la sua città per cercare di condurla in Serie D. Il suo arrivo è stato accolto meravigliosamente dai tifosi e le sue prestazioni in campo non hanno deluso. L’attaccante, reduce dalla vittoria del Girone F di Serie D con la maglia del Campobasso, ha segnato venticinque reti in trenta presenze con i bianconeri. Del resto, segnare, per lui, è come andare in bicicletta: non dimentichi mai come si faccia.
Oggi, indossando i panni del supereroe ha sfiorato un’impresa clamorosa: rimontare il risultato dell’andata. Ripa ci è quasi riuscito grazie alla sua tripletta e alle su giocate, sempre decisive, ma, soprattutto grazie alla voglia che ha messo in campo. A tratti sembrava di assistere a un ragazzino alle prese con la “prova della vita”. No, era solo Ciccio Ripa, orgogliosamente da e per Battipaglia.